Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sindaci, è la sfida finale

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2011

 

Nell'Isola il secondo turno porta alle urne oltre 175 mila elettori
Al centro della scena il confronto di Cagliari tra Fantola e Zedda

Fine della corsa. A Cagliari, ma anche a Iglesias e Sinnai, è il giorno degli elettori. Loro, i candidati, hanno cercato di animare la campagna per il voto con i metodi tradizionali, andando a caccia fino a ieri sera dell'ultima preferenza, di quel popolo di indecisi che - a conti fatti - può spostare una sfida in equilibrio. Come quella del ballottaggio di Cagliari, appunto, dove Massimo Fantola e Massimo Zedda vanno metaforicamente in campo senza avere il risultato certo in tasca. Non basta, per Zedda, sperare nella riconferma del primo turno. E non può bastare, per Fantola, sognare una rimonta contando magari su quella fetta di centrodestra che non lo ha sostenuto quindici giorni fa.
DOVE E COME Per i ballottaggi oggi in Sardegna i seggi saranno aperti dalle 8 alle 22, domani dalle 7 alle 15. Subito dopo, spazio allo scrutinio per l'elezione dei nuovi sindaci. Potranno votare, e non è un dettaglio secondario, anche quelli che hanno disertato i seggi nel primo turno. Nella scheda, gli elettori troveranno solo i nomi dei due candidati che quindici giorni fa non hanno raggiunto la maggioranza del 50 % più uno dei voti nei Comuni con oltre 15 mila abitanti.
I numeri del voto sardo: a Cagliari gli aventi diritto sono 136 mila 906, suddivisi fra 62 mila 777 uomini e 74 mila 129 donne. Complessivamente, nei tre Comuni sardi potranno votare 175 mila 588 elettori. Lo spoglio potrebbe chiudersi nella serata di domani, al termine si potrebbe già avere la distribuzione dei seggi e il rapporto delle forze nei consigli comunali.
IL TEST POLITICO A Cagliari si chiude definitivamente l'era di Emilio Floris, con due legislature targate centrodestra, così come quelle precedenti, dove a guidare il Comune era stato Mariano Delogu, allora rappresentante di Alleanza nazionale. Fantola è il leader dei Riformatori Sardi, Zedda ha quasi trent'anni di meno e va fiero della sua appartenenza a Sel, il partito guidato da Nichi Vendola. Nella sfida per il capoluogo, quindi, i due partiti più forti nell'Isola - Pdl e Pd - hanno dovuto soltanto far parte del cartello elettorale senza poter piazzare un loro candidato. Se da una parte, il centrosinistra, Zedda arriva dalla sfida delle primarie - vinte alle spese del senatore del Pd Antonello Cabras - nel centrodestra Fantola non ha mai avuto, realmente, un competitor , se non il vicepresidente della Giunta Giorgio La Spisa (mai entrato ufficialmente nella sfida) o il senatore Piergiorgio Massidda, deciso fino alla fine del 2010 a correre da solo e poi rientrato nella coalizione a sostegno di Fantola.
«Sarà un test politico», aveva detto il presidente del Consiglio, e leader del Pdl, Silvio Berlusconi, alla vigilia del voto. E per il centrodestra, se lasciamo fuori un primo turno con più ombre che luci sulla scena nazionale, anche nell'Isola non è andata bene quindici giorni fa. Con la sconfitta secca di Olbia, l'unica piazza battuta dal premier, e il successo del candidato Gianni Giovannelli, sindaco uscente col Pdl e rientrante (anche) col Pd.
VOLATA FINALE A Cagliari - la sottolineatura è soprattutto dei candidati - nella partita del ballottaggio si riparte da zero. Sarà un'altra competizione, sulla quale peseranno anche i tre confronti televisivi (nell'ordine cronologico SkyTg24, Videolina e Rai regionale) nel corso dei quali toni pacati e massimo rispetto dell'avversario sono stati gli ingredienti comuni. Soprattutto per effetto del voto disgiunto, Zedda è riuscito a vincere nel primo turno ottenendo il 45,2% delle preferenze, mentre Fantola è arrivato al 44,7%, con le liste a lui collegate che hanno ottenuto la maggioranza dei posti nel futuro consiglio di via Roma. Domani sera i cagliaritani avranno un nuovo sindaco, finalmente la parola torna agli elettori.
Enrico Pilia