Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, futuro incerto

Fonte: L'Unione Sarda
27 maggio 2011

POETTO. Stagione a rischio dopo l'ordinanza che sospende i lavori?

Resta valido l'ordine di demolizione del 2009

L'ordinanza potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol: firmata dal Sindaco sabato 14 maggio, alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale, sospende il provvedimento con cui il Suap (sportello unico attività produttive) aveva autorizzato i titolari dei baretti del Poetto a demolire le strutture abusive e costruire i nuovi chioschi, nel rispetto della tipologia approvata dalla Soprintendenza.
Il Sindaco ha dunque bloccato i lavori ma non l'ordine di demolizione del 5 novembre 2009. Se finora era stato tenuto in sospeso era solo perché si stava cercando una soluzione condivisa. Che è stata trovata ed è sfociata nell'autorizzazione ai lavori del 7 aprile scorso. Non solo: l'ordinanza non solleva il Comune dal dovere di far rispettare la legge regionale sul commercio in base alla quale devono essere chiusi gli esercizi dove siano stati accertati ampliamenti abusivi.
I RISCHI Se tutto questo è vero il futuro del Poetto non è nelle mani della magistratura - che sta comunque valutando la liceità del provvedimento di sospensione e la mancata ottemperanza degli altri provvedimenti - bensì in quelle del Comune. Che ha scelto di sospendere i lavori destinati a sanare una situazione di abusivismo edilizio diffuso e che, ora, si trova a dover fare i conti con la demolizione decisa nel 2009 e chiusura imposta dalla legge sul commercio: la mancata ottemperanza potrebbe tradursi in un'indagine per abuso d'ufficio in capo ai dirigenti comunali.
IL SINDACO DAL PM La situazione è ingarbugliata ma chiara a tutti. In aprile lo stesso Emilio Floris si era recato in Procura per parlare col magistrato che conduce le indagini, il pm Gaetano Porcu, e pure il procuratore Mauro Mura: aveva illustrato le difficoltà di avviare i lavori a ridosso della stagione estiva ma gli era stato fatto notare che due anni di attesa potevano bastare.
Del resto, l'autorizzazione del Suap ha nell'ottobre 2011 il suo limite temporale, dopo si sbaracca e se ne riparla a marzo 2012: sospenderla significa annullare quanto fatto fin qui dal momento che il Comune dovrà approvare il piano del litorale (il cosiddetto pul). E si potrebbe azzerare tutto: i titolari delle concessioni demaniali non hanno alcuna garanzia di continuare a gestire i baretti perché si potrebbe procedere con un bando di gara pubblico che rimette tutti in gioco. Ed è questo il vero motivo per cui si tende a non demolire e ricostruire i baretti. L'investimento potrebbe valere per una sola stagione e rivelarsi, alla fine, troppo oneroso.
M. Francesca Chiappe

 

Il Comune
«Dai cantieri
un pericolo
per residenti
e bagnanti»
L'ordinanza del Sindaco è chiarissima: eseguire i lavori di demolizione e ricostruzione dei baretti durante la stagione estiva mette in pericolo la sicurezza dei bagnanti e crea gravi disagi al Poetto. E certamente quel provvedimento non sottende la volontà di far risorgere l'ordinanza di demolizione del 2009. Gli intenti, insomma sono chiari: rinviare tutto a ottobre.
Il provvedimento si fonda sulla Conferenza di servizi del 18 aprile quando sono stati discussi tutti i problemi coi dirigenti dei servizi Urbanizzazione e Mobilità, Protezione civile, Patrimonio, Attività produttive, Suap ed Edilizia privata.
L'ordinanza individua in 90 giorni lavorativi il tempo necessario per demolizione e ricostruzione; rileva «un allarme sociale» legato all'apertura dei cantieri in un'area «sovraffollata da decine di migliaia di bagnanti»; sottolinea che «l'avvio dei cantieri aumenterebbe i problemi connessi a viabilità e parcheggi»; ricorda che è in pericolo «la sicurezza dei bagnanti a causa dei residui della lavorazione».