Centro giovani

La sala prove del Centro giovani chiude e decine di studenti e giovani artisti protestano. E si appellano al sindaco uscente, agli assessori competenti ed ai consiglieri comunali «affinché provvedano a ripristinare questo spazio che, sino a qualche giorno fa, rappresentava il fiore all'occhiello nel ristretto panorama di servizi che l'amministrazione comunale offriva ai giovani della città».
In una lettera, i frequentatori del centro di via Dante rimarcano che «la città offre poche opportunità per chi desidera intraprendere la strada del canto e della musica, anche perché sono passioni che si coltivano soprattutto frequentando scuole private, costose, e quindi non alla portata di tutti. Da anni», scrivono i venti firmatari della missiva, «cercavamo di affinare le nostre tecniche artistiche in campo musicale frequentando periodicamente il centro dove sino a qualche giorno fa era disponibile, gratuitamente, un'attrezzatissima sala prove e di registrazione, completamente insonorizzata. Un punto di riferimento importante per tantissimi giovani che lì potevano contare sull'assistenza di personale qualificato e di strumentazione all'avanguardia in campo musicale. Bastava prenotare con qualche giorno di anticipo per poter suonare, provare o registrare in un ambiente gradevole, quasi familiare e, soprattutto, senza alcun costo da parte dei giovani e delle loro famiglie. Da quanto sappiamo», aggiungono, «sono poche le città italiane che mettono a disposizione dei giovani, gratuitamente, spazi così importanti e attrezzati. Luoghi capaci di far crescere professionalmente i giovani artisti e di lanciarli persino verso la strada del successo. Per questo», concludono i ragazzi, «troviamo assurdo che l'amministrazione comunale abbia deciso improvvisamente e senza preavviso di chiudere la sala prove: perché buttare alle ortiche un così valido progetto, deludendo le aspettative e cancellando il sogno di una carriera artistica di molti giovani cagliaritani?». (m.v.)