Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il centrodestra: «Non abbiamo padrini romani»

Fonte: L'Unione Sarda
23 maggio 2011

I CANDIDATI. Oggi D'Alema in città


Nessun leader nazionale del centrodestra a sostegno della candidatura di Massimo Fantola. Il leader riformatore (che ieri ha sfilato per le vie della città assieme a cento giovani, per spiegare il suo programma ai cittadini) ha voluto così, ufficializzando ieri la sua scelta: «Niente padrini romani ai quali rispondere, a differenza di quanto scelto dal mio competitore Zedda». È un Fantola insolitamente duro quello che si rivolge al candidato che definisce delle “sinistre”: «Dice che sta volando ma poi deve ricorrere alla stampella di D'Alema (che oggi sarà a Cagliari), Bersani e Vendola - accusa - io gli consiglierei di rassegnarsi: il soccorso rosso che arriva da oltre Tirreno non sarà sufficiente a mascherare la mancanza di un progetto che faccia davvero rinascere Cagliari». Da lì l'ufficializzazione della scelta: «Nella mia campagna elettorale per i ballottaggi voglio che si parli soltanto di Cagliari e del suo futuro. Insieme ai partiti dell'alleanza ho scelto di non invitare in città nessun esponente nazionale: ci concentreremo totalmente nel contatto con i cagliaritani, con un costante e continuo dialogo. Niente ingerenze romane o padrini occulti».
LA SCELTA DI ZEDDA La tesi di Fantola è respinta dal coordinatore della segreteria regionale Pd Franco Marras: «Il centrodestra passa dagli ammicamenti su finanziamenti stratosferici e grandi opere ai toni minacciosi e aggressivi. Parla di padrini romani chi sul tema è imbattibile, considerando che in campagna elettorale si è presentato con promesse di ministri romani e assessori regionali lombardi». Si fa sentire anche Massimo Zedda: «Nessun apparentamento, la coalizione del centrosinistra è impegnata in modo convinto e con grande attenzione per i problemi della città». Così il candidato a sindaco Massimo Zedda, che traccia le linee guida della sua campagna elettorale per il ballottaggio: «Continuerò a parlare con cittadini, disoccupati, precari, studenti, lavoratori, imprenditori, commercianti e artigiani, così come ho fatto in questi giorni con gli operatori del mercato di San Benedetto e nei prossimi giorni a Pirri e in via Quirra».