Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sul tavolo la carta della gioventù

Fonte: La Nuova Sardegna
23 maggio 2011

Zedda. Giro mattutino al mercato di San Benedetto 
 
 
 
CAGLIARI. «La ghi non boleusu prus beccius in Comune». Il lessico è trattenuto, ma il significato è chiaro. Il tour elettorale di Massimo Zedda nei mercati civici ha dovuto registrare un inaspettato forfait: il percorso tra viale Regina Margherita e San Benedetto a piedi si è rivelato un percorso di guerra, elettorale. Due ore e mezza per arrivare al mercato civico, e alla fine la scelta di chiamare un taxi per abbreviare i tempi. Zedda arriva nel quartiere del mercato storico verso mezzogiorno, giusto in tempo per salutare gli esercenti e i titolari dei box e i clienti che a quell’ora ancora affollano i due piani della struttura. L’accoglienza è in limba, ma poi si prosegue in italiano. E il segnale è chiaro, la cifra di riconoscibilità di Zedda è in primo luogo l’anagrafe, poi la sua storia, i suoi rapporti parentali e personali, e infine il programma.
«Il Comune ha fatto molto per questo mercato, ma adesso con la crisi ci ha abbandonato, per incentivare la spesa bisogna aiutare chi viene qui, e non riempira la zona di parcheggi a pagamento». Sandro, box della polleria al secondo piano teme che il prossimo anno i clienti si riducano ancor di più, a tutto vantaggio dei centri commerciali. Così il mercato diventa del quartiere e non della città. Ma lo sa che noi esercenti siamo gli unici a pagare l’acqua ad Abbanoa? Per gli altri mercati ci pensa il Comune». Zedda ascolta e sorride, si ferma saluta uno per uno i titolari dei chioschi e a ognuno propone il suo mantra: «Ogni voto è importante, guardate che a vincere domenica e lunedì prossimo sarete voi non io. Votate bene e portate la gente a votare. Per la democrazia e per cambiare questa città». La ricetta per rianimare San Benedetto è semplice: «Metropolitana di superfice sino a via Roma e bus Navetta elettrici che colleghino il mercato con le due fermate principali, via Roma, piazza Repubblica e via Vesalio. Il bus navetta elettrico si può fare da subito, senza costi». Il tour prosegue: a ogni box un saluto, con titolari e clienti. Alle due il mercato sta per chiudere, c’è tempo solo per salutare i pescivendoli. Lo accolgono da amico, non da candidato.(g.cen.)