Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«A Cagliari abbiamo retto»

Fonte: L'Unione Sarda
20 maggio 2011

il sindaco uscente, coordinatore del Pdl, analizza il momento del partito

 Emilio Floris: per il ballottaggio saremo tutti uniti
Vedi la foto Il sindaco di Cagliari è anche una delle figure più ascoltate nel centrodestra regionale. Non fa drammi, Emilio Floris, dopo il passo falso nell'Isola. Si concentra sull'appuntamento di Cagliari, dove la partita è aperta: «Ci vuole massima coesione, adesso».
Floris, il coordinatore del Pdl Delogu salva - di questo primo turno elettorale - la maggioranza ottenuta a Cagliari. Lei?
«L'elettorato del centrodestra ha confermato le preferenze, se contiamo anche chi ha votato per Fli. E questo risultato è arrivato nonostante Cagliari, perché soggetta al Patto di stabilità, abbia avuto negli ultimi due anni meno soldi a disposizione per la normale gestione del Comune. Abbiamo cercato di amministrare al meglio. Se dalle urne, in questa situazione di crisi arrivano almeno conferme, il segnale è positivo».
Le attese dei vertici della coalizione erano differenti dall'esito delle urne?
«Indubbiamente, l'attesa era diversa. In un contesto generale negativo, tuttavia, Cagliari ha tenuto, indice di un gradimento verso l'amministrazione uscente».
Più grave la sconfitta di Olbia o la reale incertezza dello scenario cagliaritano?
«Onestamente, conosco molto poco la realtà di Olbia. Il risultato è sicuramente negativo, ma non riesco a spiegarmi le cause».
Alla vigilia, un paio di parlamentari del centrodestra avevano detto: il voto non premia mai chi governa.
«Sono il coordinatore cittadino del Pdl e rispondo, in questo caso, solo del risultato sul sindaco. Sì, sono dispiaciuto, ma non sono insoddisfatto rispetto all'andamento nazionale. Numericamente, pensavo a un maggiore gradimento per Fantola».
È stato un segnale dei sardi, questo diffuso malessere elettorale?
«Un segnale al quale dobbiamo dare grande attenzione, dobbiamo parlarne ed è indubbio che ci voglia una maggiore coesione interna del partito. Anche le differenze di vedute devono essere viste come un momento di crescita».
Come si vince al ballottaggio? Qual è la ricetta?
«Oltre la coesione, dobbiamo diffondere capillarmente il programma, far conoscere meglio le tante qualità positive del nostro candidato».
La sconfitta alle provinciali non generò alcuno scossone nel coordinamento regionale del Pdl. Se accadesse lo stesso a Cagliari?
«Non ritengo che questo possa avvenire, e parlo della sconfitta al ballottaggio. Faremo le riflessioni più avanti. Una scelta andava comunque fatta, il candidato si deve trovare, alla fine del confronto, e sempre attraverso la massima condivisione. Il partito è forte e deve trovare nell'unità la sua base di partenza. Il confronto interno, ripeto, deve essere interpretato come una crescita».
Enrico Pilia