Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'esercito degli zero voti

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2011

Numerosi anche i candidati che si sono autovotati conquistando un solo consenso

Per Malu Entu nessuna preferenza per 35 candidati su 40
Vedi la foto Prendere zero preferenze è umiliante. Mai quanto prenderne una, probabile (ma non certo) caso di autovoto. L'elenco è sterminato. Prendete la lista di Malu Entu: 40 candidati, 35 a zero voti, tre a uno. Ma se i seguaci di Doddore Meloni potevano attendersi il risultato, più imbarazzante il voto unico di Erminia Sellitto del Pd, Mariano Pitzianti del Pdl, di Maurizio Pibiri dell'Udc, Matteo Cabras dell'Uds, Ignazio Cocco (Idv) e Luca Stocchino (Fds). Tra i partiti di grande tradizione spiccano i candidati a zero voti dei Quattro mori ( Roberto Lecca, Roberto Gaviano, Giuseppe e Salvatore Piludu, Manuel Pirino ), l'assenza di preferenze sulla casella di Piero Cruccas e Mariangela Deriu della Federazione della sinistra, su quelle di Giuseppe Mattana, Efisio Emanuele Paderi, Marta Spada, Fabio Atzori e Pinuccia Sanna di Irs, di Alberto Lorrai e Gianfilippo Piras della lista Meglio di prima, di Maurizio Canetto dei Verdi (lista ricca di candidati con una sola preferenza). Nessun estimatore nemmeno per i socialisti Paolo Longoni e Carlo Contini . Tra i grillini la metà dei candidati ha preso zero voti ( Fausto Saba, Andrea Baldussi, Marco Murtas, Giovanna Garau, Simonetta Campullu, Donatella Pilia, Ignazio Pisano, Antonio Melis, Monica e Francescangelo Calia, Calogero Fiorino, Stefano Cocco, Tiziana Loi e Antonio Massa ). Male anche la lista del Pcl: su 29 candidati in lista, 20 non hanno preso nemmeno una preferenza. Nove candidati immacolati anche nella Democrazia Cristiana.
Se un voto può indicare autostima, zero possono, in teoria, portare alla rottura di amicizie o matrimoni. È già successo. L'epilogo fu: «Non ti sei nemmeno degnato di votarmi». E si ritrovarono in tribunale. (f.ma.)