Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Inizia la caccia ai voti di Artizzu Li cercano sia Zedda che Fantola

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2011

REAZIONI. Parlano i candidati che andranno al ballottaggio il 29 e 30 maggio

  «I faccia a faccia con Zedda? Nessun problema: li farò». Massimo Fantola non si sottrae all'invito dell'avversario che sollecita un faccia a faccia sui programmi. Ma non è questa la priorità del candidato del centrodestra. «Ora si gioca una partita nuova», ha detto domenica a caldo. Lo ha ribadito ieri specificando meglio il concetto. «Voglio dire che da oggi in poi la politica nazionale, che ha indubbiamente condizionato negativamente il voto di domenica, uscirà dalla contesa e conteranno solo i programmi, le idee, le cose da fare per la nostra città, la credibilità dei candidati. Da oggi e nei prossimi dieci giorni lavorerò 24 ore su 24 e batterò a tappeto la città per parlare o riparlare con la gente, per andare dove sono già andato e dove non sono andato, spiegare bene il mio programma e convincere gli elettori della sua efficacia».
Quanto alla contesa sulla maggioranza consiliare, che sarebbe già stata incassata dal centrodestra indipendentemente dall'esito del ballottaggio, Fantola non approfondisce più di tanto: «So che la maggioranza è del centrodestra, ma è un tema che non riguarda più la mia campagna elettorale: è roba da politologi».
Inevitabile che in queste ore si stia ragionando sui voti di Artizzu, l'unico che abbia fatto il quoziente. Voti importanti per entrambi i candidati. Ieri Fantola ne ha parlato in occasione di un incontro con i leader della coalizione. «Stiamo ragionando».
Ma Massimo Zedda è convinto di avere maggiori possibilità di prendere i voti di Fli. «Ho sentito le dichiarazioni di Artizzu: ha usato parole dure nei confronti del centrodestra, ha aggiunto che vede male Fantola ed ha concluso che lascerà libertà di voto ai suoi elettori». È anche vero che Artizzu ha aggiunto «mai con il centrosinistra». Zedda, che ieri è stato a lungo a confronto con i partiti della coalizione, non si preoccupa: «Ora contano i programmi e la credibilità dei candidati». Poi aggiunge un concetto che ripeterà nei prossimi giorni: «Ora gli elettori di tutte le forze politiche che hanno votato al primo turno devono scegliere un sindaco e un programma non più una coalizione o un partito. Devono scegliere se vogliono un'amministrazione trasparente, efficiente e sensibile alle esigenze di equità di cittadini e imprese o no. Mi pare che da questo punto di vista l'indicazione arrivata al primo turno sia abbastanza chiara, visto che siamo in vantaggio».
Poi c'è la delicata questione della maggioranza consiliare. «Per noi la questione è chiara ed è stata sancita in due sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che ho in mano e che ho fatto studiare da autorevoli docenti di diritto costituzionale: chi vince il ballottaggio ottiene il premio di maggioranza. Del resto non si capirebbe perché una legge pensata per dare stabilità e governabilità dovrebbe favorire l'ingovernabilità». (f.ma.)