Il Tar boccia il ricorso dell’impresa Cadeddu Vincolo confermato su tre immobili di via Milano
CAGLIARI. Il villino progettato dal grande architetto Ubaldo Badas negli anni Trenta e gli altri due edifici d’epoca di via Milano non saranno demoliti: la seconda sezione del Tar ha respinto i ricorsi dello studio Ballero per il costruttore Bruno Cadeddu e gli altri due presentati dai proprietari perchè venisse tolto il vincolo imposto sugli immobili dalla Sovrintendenza ai beni architettonici. E’ una vittoria per il comitato di via Milano, che si è battuto contro l’arrivo dei bulldozer dell’impresa Cadeddu, che intendeva spianare l’area per realizzarvi palazzi. I giudici - presidente Francesco Scano, consiglieri Marco Lensi e Tito Aru - hanno dato ragione all’Avvocatura dello Stato rappresentata da Giandomenico Tenaglia e hanno stabilito che la Sovrintendenza era nel pieno diritto di imporre un vincolo sugli edifici nonostante il piano urbanistico comunale non li avesse previsti. E tagliano corto sul problema della datazione - controversa, malgrado l’ampia documentazione sul progetto che risalirebbe all’attività di Badas - confermando come la dichiarazione di particolare interesse e il vincolo conseguente siano comunque giustificati perchè le costruzioni rappresentano lo stile costruttivo di un’epoca. Lo stile razionalista che nell’area di via Milano è molto diffuso e che quindi va difeso nel suo insieme. I giudici non entrano nelle valutazioni della Sovrintendenza («sono discrezionali») ma le considerano comunque insufficienti.
Ora l’impresa Cadeddu e gli altri proprietari potranno ricorrere in appello al Consiglio di Stato. (m.l)