Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Città moderna con Floris»

Fonte: L'Unione Sarda
12 maggio 2011

MOLO ICHNUSA. L'intervento alla festa con cui il sindaco ha salutato i cittadini

Berlusconi al telefono: «La sinistra racconta balle»
Vedi la foto La sorpresa arriva sotto forma di telefonata alle 20.50, mentre sul palco del terminal crociere ci sono Emilio Floris, Massimo Fantola e Mariano Delogu. «Adesso c'è il presidente», dice il sindaco, emozionato, di fronte a centinaia di cagliaritani. E dagli altoparlanti arriva la voce di Silvio Berlusconi, che non perde tempo inizia subito a parlare della città «che si è modernizzata tanto in questi ultimi dieci anni ed è diventata un punto di riferimento per tutto il Mediterraneo».
BERLUSCONI Il premier lo sottolinea più volte, durante un discorso - durato oltre 20 minuti - nel quale non dimentica di manifestare il proprio apprezzamento per il candidato Fantola, in vista delle comunali di domenica e lunedì prossimi. «Ho letto attentamente il suo programma elettorale, dove la centralità del turismo, che con Emilio Floris ha avuto un aumento del 40 per cento, è ancora più evidente». Una consultazione elettorale che per il premier «è importante anche per il governo nazionale, perché si può dare un segnale netto, invitando l'esecutivo a continuare su questa strada, quella delle riforme».
E per un momento è il solito Berlusconi show, nel quale attacca «i programmi televisivi come Ballarò e Anno Zero, capaci solo di insultare e raccontar balle», ed è per questo che invita tutti «a farsi missionari di verità e libertà». Dice che la sinistra non è in grado di governare, «perché sono legati ai centri sociali, alla criminale ideologia comunista, mentre la nostra ideologia è quella di far bene e fare le cose concrete».
Un esempio è quello del terremoto a L'Aquila, «dove stavamo portando via tutte le macerie ma il Comune, retto da un'amministrazione di sinistra, ha bloccato tutto, pretendendo che i lavori venissero fatti da imprese abruzzesi. Tutto è ancora lì». E a Napoli «con i rifiuti, è successa la stessa cosa».
FLORIS Poi il discorso si ferma, interrotto dagli applausi della folla del terminal. Prima Floris aveva riassunto i suoi dieci anni di governo («dieci anni senza una crisi», ha detto ringraziando i partiti alleati), e «i trecento milioni di euro di lavori portati a termine, trenta milioni all'anno», che hanno contribuito a «cambiare il volto della città». Dice che la scelta del terminal crociere non è stata casuale: «Ho pensato a Bacaredda, che decise di spostare la sede del municipio da Castello a via Roma, avvicinandosi al mare. Ecco, io ho deciso di avvicinarmi ancora di più al mare, per ribadire che lo sviluppo è qui». Poi lascia il microfono a Fantola («gli lascio il testimone»), che ricambia l'augurio di Floris con la stessa moneta: «Devi essere orgoglioso di quello che hai fatto durante questi 10 anni».
Michele Ruffi