Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

S.Elia, il Comune boccia l’accordo di programma

Fonte: La Nuova Sardegna
23 aprile 2008

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Gli uffici hanno dato una valutazione burocratica, ma negativa. Secondo la relazione presentata ieri al sindaco Emilio Floris, la ratifica dell’accordo di programma per la riqualificazione abitativa di Sant’Elia, per il museo Betile e per il campus universitario non ha tutte le pezze giustificative per essere ratificato. E ieri sera il sindaco Emilio Floris ha dato notizia che è in preparazione una delibera di Giunta in cui si propone all’assemblea di non ratificare l’accordo. Il primo cittadino è probabilmente consapevole del fatto che la non ratifica dell’accordo di programma (firmato da lui e dal presidente Renato Soru il 28 marzo) entro i trenta giorni previsti dalla legge (domenica o lunedì), gli creerà una serie di problemi. E questo l’opposizione l’ha capito e sottolineato: è una sconfitta politica del sindaco che, a quanto pare, dimostra di aver firmato un atto non possibile. «A questo punto - ha sottolineato Marco Espa, Pd - il sindaco dovrebbe dimettersi». Ma il sindaco Floris ha precisato che la firma aveva un valore politico: per non perdere i finanziamenti del governo per il Betile. Ma andiamo per gradi. A monte ci sono due interpretazioni dell’accordo di programma. Secondo gli uffici e la maggioranza, i singoli elementi dell’atto devono essere tutti pronti. Il che significa che devono esserci le varianti urbanistiche per la riqualificazione abitativa che comprende anche nuovi insediamenti, la precisazione delle aree per i parcheggi del Betile e del Campus, e la valutazione ambientale strategica (Vas) «obbligatoria per interventi su oltre dieci ettari (e le ipotesi degli insediamenti abitativi per Sant’Elia vanno oltre) e per parcheggi di oltre cinquecnto posti (come quelli per il Betile)». La seconda interpretazione è dell’opposizione: l’accordo, «lungi dall’essere uno strumento definitivo, ha proprio lo scopo di “fissare una cornice” e identifica una strategia comune tra i soggetti coinvolti». Posizione, questa, vicina a quella dell’assessore comunale Gianni Campus (Urbanistica) che, come ha precisato ieri mattina in commissione Urbanistica, vede l’accordo come uno strumento che serve a mettere insieme programmi diversi con fondi differenti e a coordinare e pianificare cose che hanno livelli di sviluppo non omogenei. Ma la sua posizione, ha precisato a La Nuova, segue quella del sindaco. Il primo cittadino aveva affermato di avere «la ferma volontà di portare avanti i contenuti dell’accordo di programma», ma visto che precedenti atti amministrativi simili (come quello su Tuvixeddu) sono poi stati impugnati, aveva chiesto che l’atto fosse «blindato», non contestabile. E tutto questo vuol dire che tra le due ipotesi accennate, Emilio Floris ha optato per quella più restrittiva perchè garantisce l’inespugnabilità. Da cui la delibera di non ratifica. Nella sua scelta c’è anche un atteggiamento politico: in tal modo il sindaco spera di uscire dall’impasse di aver firmato un atto che un mese dopo viene non comprovato dalla sua maggioranza assembleare. Nello stesso tempo lancia un messaggio su Tuvixeddu alla Regione. Ma se sul Betile il primo cittadino potrebbe avanzare perplessità, è difficile che lo faccia sul resto, soprattutto sulla riqualificazione abitativa di Sant’Elia. Per questo motivo è probabie che Emilio Floris proponga che i singoli punti dell’accordo vengano recuperati con documenti appositi che, in tempi certi, ne garantiscano la fattibilità (permettendo di risolvere tutti i problemi tecnici). Come accennato ieri mattina c’è stata la riunione della commissione consiliare all’Urbanistica. Il presidente Massimiliano Tavolacci ha ribadito che mancano tutti gli atti necessari, nè che è possibile ratificare l’accordo per alcune parti in quanto il documento non può essere modificato. Alessio Mereu (capo gruppo dei riformatori) ha affermato che ci vorrebbe una proroga della convalida. Mentre Forza Italia si è schierata col sindaco. Vers la fine della riunione l’opposizione ha lasciato la seduta per protestare contro la posizione portata avanti dai consiglieri di maggioranza. E precisato in un comunicato che «una parte del centrodestra si è esercitata, in questi giorni, in una ricerca tanto ossessiva quanto futile del “dettaglio da contestare” all’interno dell’accordo di programma». Per questi motivi, hanno continuato i consiglieri, «ci auguriamo, per il bene della città e per il rispetto dell’etica politica nelle istituzioni, che il sindaco non si lasci travolgere dal puro calcolo politico e dai contrasti interni alla maggioranza». Ma ieri sera il primo cittadino ha dato notizia della delibera di Giunta. Oggi o domani si terrà un’assemblea comunale dedicato all’accordo di programma in cui i funzionari probabilmente esporranno il risultato negativo della loro istruttoria. Poi il dibattito e il voto finale, ma il risultato di non ratifica è pressochè scontato. «Se sarà così - ha affermato Ninni Depau, Pd - sarà una pagina molto negativa e chi ne esce sconfitto è anche il sindaco». «La città - ha precisato Espa - non si merita questo schiaffo».