Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Microcredito, sfida per le piccole imprese

Fonte: La Nuova Sardegna
10 maggio 2011

AREA VASTA


CAGLIARI. Firma della convenzione tra Cagliari, Quartu, Comitato nazionale permanente: via alla Rete nazionale per il microcredito. Ieri al teatro Massimo è stato dato il via al progetto di sperimentazione che interessa tutta l’area vasta. Un piano che intende realizzare progetti di microfinanza sul territorio grazie al supporto della rete: ovvero un collegamento dove gli enti locali si aiutano a vicenda nel fornire credito e servizi ai cittadini. Sarà concesso un finanziamento che varia dai 5 mila ai 25 mila euro a chi è interessato ad attivare micro attività economiche che hanno le caratteristiche della sostenibilità in settori quali il turismo, il commercio e le energie rinnovabili. Questo grazie alla costituzione di un fondo di garanzia e sviluppo, di cui il 75% sarà destinato alla garanzia dei progetti di microcredito, mentre il 25% servirà per le attività a sostegno dei neo imprenditori come orientamento, formazione e tutoraggio. Destinatari saranno tutti quei soggetti “non bancabili” ovvero esclusi dai canali ordinari del credito perché non possiedono alcuna garanzia reale per accedere a un finanziamento. «Il nostro obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro sul territorio», ha spiegato l’assessore alla Programmazione del Comune di Cagliari, Antonello Melis, «e secondo le nostre stime avremo con questo nuovo progetto dai 60 ai 100 nuovi occupati». Importante è anche la copertura del 100% dell’investimento «visto che una delle criticità dei precedenti progetti di finanziamento attivati è stata proprio la difficoltà di molti soggetti a garantire le quote di co-finanziamento iniziale», ha concluso Melis.
Il piano è quello di «unire le forze tra tutte le istituzioni coinvolte per fare un gioco di squadra», ha invece spiegato il presidente del Comitato nazionale permanente per il Microcredito, Mario Baccini, «con lo scopo di dare credito a chi altrimenti non potrebbe averlo, insegnare con la formazione a fare impresa a chi non lo sa fare e soprattutto seguire le nuove attività affinché il prestito dato venga poi restituito».