Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tirrenia, crolla il traffico passeggeri: 23mila in meno della stagione 2007

Fonte: La Nuova Sardegna
20 agosto 2008

MERCOLEDÌ, 20 AGOSTO 2008

Pagina 1 - Cagliari





I numeri delle due rotte cittadine sono impietosi: il calo medio sarà molto vicino al 20 per cento

MAURO LISSIA

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CAGLIARI. I numeri ufficiali parlano il linguaggio più chiaro: per i traghetti passeggeri della Tirrenia è un’estate da tracollo. Il calo rispetto al 2007 oscilla fra il 16 per cento di giugno e il 25 per cento di agosto, con una perdita complessiva di 23 mila passeggeri - l’anno scorso erano stati 81.039, ad oggi sono 58.612 - sulle navi in arrivo dagli scali di Civitavecchia e di Napoli.
Mancano gli ultimi dodici giorni di agosto per fare un confronto omogeneo sui dati del porto cagliaritano, ma tutto lascia pensare che il consuntivo della stagione calda si chiuderà con una caduta media del 20-22 per cento sui tre mesi principali. Se le previsioni diffuse nei giorni scorsi dall’Assoalbergatori e dalla Confesercenti sono attendibili è pura velleità sperare in un recupero a settembre: il ribasso è spaventoso, riguarda soprattutto il turismo familiare italiano ma è comunque destinato a pesare sui bilanci del settore. Il mese peggiore è proprio agosto: nel 2007 erano sbarcati in città 40.976 viaggiatori con 10.662 auto al seguito, al 18 agosto scorso gli arrivi sono stati 25.481 con 7646 auto. Considerato che nell’ultima decade di agosto dell’anno passato sono arrivati a Cagliari 11.113 passeggeri, pari al 27 per cento del totale sui trentuno giorni, è lecito prevedere che il dato complessivo si attesti nella migliore delle ipotesi attorno ai 31.000 sbarchi, con un calo percentuale vicino al 25 per cento. Un record negativo difficilissimo da battere anche in tempi di congiunture economiche disastrose come quelli attuali.
Ma vediamo le cifre di quest’estate da dimenticare. A giugno gli arrivi dai porti della penisola sono stati 13.043 con 2930 auto, nel 2007 erano stati 15.498 con 3476 mezzi al seguito con un decremento del 16 per cento. Luglio è andato ancora peggio: 20.093 passeggeri e 4873 auto contro i 24.565 e 5989 auto dell’anno scorso, come dire un calo del 19 per cento. Messi insieme a quelli dei primi venti giorni di agosto questi numeri indicano una tendenza preoccupante: il graduale abbandono del sud Sardegna da parte dei vacanzieri italiani, quelli che nei decenni passati si spostavano con l’auto, la roulotte, il camper e l’intera famiglia per trascorrere dieci-quindici giorni nelle località marine della provincia di Cagliari e del Sulcis. La propensione a ridurre le ferie a cinque-sette giorni rilevata dalla Confesercenti è stata probabilmente decisiva sulla scelta di evitare le due notti sulla Tirrenia e la spesa del biglietto. Molto più semplice e meno dispendioso puntare direttamente in automobile o in moto verso le mete turistiche del meridione - Salento, Calabria, Sicilia - o verso Croazia, Francia e Spagna. Altri fattori negativi potrebbero essere la qualità del servizio offerto dalla compagnia napoletana che continua imperterrita a imporre sulle rotte per Cagliari navi vecchie, lente e sovradimensionate. Un dato lo conferma: a luglio i traghetti Clodia e Nomentana, che coprono la Civitavecchia-Cagliari, hanno viaggiato con un carico medio di 406 passeggeri e 99 auto a fronte di una capienza massima di 2280 persone e 650 auto. Il giorno migliore della stagione è stato il 9 agosto, con 1626 viaggiatori e 430 auto. Se i vertici Tirrenia ragionassero in funzione della qualità del servizio, destinerebbero alle rotte per Cagliari navi più snelle e veloci come la Florio e la Rubattino (1470 persone e 625 auto) che garantirebbero una traversat a 23 nodi contro i 17 delle due navi oggi in linea e cabine più comode. La logica monopolistica e il contributo pubblico rende al contrario quasi ininfluente sui bilanci della compagnia il ricavo complessivo dei biglietti sulla sola linea assistita per la Sardegna. Ma questa è un’altra storia.