Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gli abitanti contro Area

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2011

SANT'ELIA. Segni di degrado nelle piazze Falchi e Demuro

«Da trent'anni nessuna ristrutturazione»
Vetri rotti, ferri arrugginiti, cornicioni distrutti, muri bucati, porte sfondate, muffa ovunque, pezzi di lamiera che si staccano e precipitano al suolo rischiando di ferire i passanti e danneggiare le auto in sosta. Ma anche infiltrazioni d'acqua negli androni, impianti idrici ed elettrici fuori norma con fili e cavi scoperti, mancanza di illuminazione, parcheggi che si allagano ogni volta che piove trasformandosi in piscine e giardini (si fa per dire) ridotti ormai a immondezzai a cielo aperto.
I DISAGI Questa la gravissima situazione di degrado che si registra nelle piazze Falchi e Demuro (nel cuore del borgo nuovo di Sant'Elia) dove 75 famiglie sono costrette da tanti anni a convivere con disagi pesantissimi. «Il problema è che siamo abbandonati a noi stessi», riferisce Silvano Ortu, 67 anni, residente in piazza Falchi dal dicembre del '78, «i palazzi cadono a pezzi perché non sono mai stati ristrutturati e i pericoli per l'incolumità di chi ci vive sono evidentissimi».
LE ACCUSE Gli abitanti dei palazzoni popolari puntano il dito contro l'Agenzia regionale per l'edilizia abitativa (Area), definita «latitante» o, nella migliore delle ipotesi, «inefficiente». «Paghiamo regolarmente il canone», si lamenta Cenzo Stara, un altro residente di lunga data, «ma in cambio non riceviamo alcun servizio. I palazzi sono in condizioni pietose sia all'esterno che all'interno. Nella mia casa, per esempio, sono saltate tutte le piastrelle della cucina e della camera da letto. In trent'anni nessuno si è mai preoccupato di restaurare questi edifici e oggi a pagarne le conseguenze siamo noi che ci abitiamo».
Paolo Loche