Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rocca: «È come la convocazione in Nazionale»

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2011

ARCICONFRATERNITA. Parla il portabandiera nominato lunedì a Stampace


«Ero lontano dall'altare, dietro il cocchio del santo, cullato da mille pensieri quando ho sentito pronunciare il mio nome e cognome...». Riccardo Rocca, quarantasei primavere, sposato, tre figli sarà il portabandiera della 355ª Festa di Sant'Efisio. «Una emozione indescrivibile», cerca di sintetizzare Rocca. «Anche perché fino all'ultimo momento non sapevo, né immaginavo, una convocazione così importante e ricca di suggestioni». Come la chiamata in Nazionale? «Ma dei Santi...», sorride.
ROCCA Dieci anni trascorsi nell'Arciconfraternita, segretario e vicepresidente, Rocca stenta ancora a credere a questa nomina. «Perché il portabandiera è un ruolo delicato. Non solo, ti porta a essere il punto di riferimento di tante persone, il capitano che scende in campo e diventa il faro della festa per eccellenza di tutta l'Isola. Ma soprattutto - aggiunge Rocca - riavvolgi il nastro della memoria e rifletti sulla tua vita». Un percorso, quello di Rocca, intriso di gioie e dolori.
«C'è chi si avvicina a Sant'Efisio per mille ragioni: nel mio caso è stata la sofferenza. Quindi - spiega - essere (ri) chiamato a ricoprire questa carica prestigiosa mi riempie il cuore». Ferite passate che lasciano il posto al futuro prossimo.
POLEMICHE È il portabandiera precisa in merito al Terzo guardiano (assente per mancanza di candidature, ndr ): «Succede periodicamente - certifica - anche perché ogni membro ha i suoi impegni lavorativi e, a volte, è difficile conciliare tutto». Caso chiuso, insomma. O forse mai esistito: «Non c'è nessuna incomprensione all'interno dell'Arciconfraternita, anzi nel mio discorso ho chiesto a tutti di starmi vicino». Messaggio ricevuto.
Nicola Pisu