Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il 7 maggio Di Pietro e la manifestazione antinucleare

Fonte: La Nuova Sardegna
26 aprile 2011

Il leader dell’Italia dei Valori in città per la campagna elettorale del centrosinistra e per ribadire il no alle centrali




CAGLIARI. Big in Sardegna per le Comunali: Italia dei Valori, dopo il capogruppo alla Camera Massimo Donadi, cala l’asso Antonio Di Pietro.
L’ex pm di Mani Pulite sarà in Sardegna il 7 maggio. E per quella data potrebbe essere organizzata da Idv la annunciata manifestazione antinucleare. Perchè, sull’argomento, non c’è nessuna intenzione di abbassare la guardia. Lo ha ribadito lo stesso Donadi mercoledì all’hotel Mediterraneo durante la presentazione delle liste dei candidati per le Comunali a Cagliari e in diversi centri della Provincia e dell’Iglesiente: «Questo Governo - aveva detto - nonostante il provvedimento che ha suscitato tante illusioni, era e resta a favore del nucleare. Sta aspettando soltanto che l’Europa prima o poi gli dia il permesso di andare avanti». Come dire, vietato fidarsi. La giustizia, naturalmente, rimane uno dei temi chiave della campagna elettorale del partito di Pietro. Proprio mercoledì c’è stato al quarto piano del Palazzo di giustizia di piazza Repubblica, un incontro tra una delegazione di Idv, guidata proprio da Donadi, e la giunta sezionale dell’Associazione nazionale magistrati. Una riunione alla quale ha partecipato anche il viceprocuratore regionale della Corte dei Conti Mauro Murtas.
«Fiordalisi è la dimostrazione più evidente - ha detto il coordinatore regionale di Italia dei Valori Federico Palomba - senza l’indipendenza del pm, non si starebbe parlando in questi giorni delle indagini sul caso Quirra. Una riflessione che abbiamo portato all’attenzione dei magistrati. Ai quali abbiamo manifestato la nostra solidarietà per i fatti dei giorni scorsi». Soddisfatto anche Donadi: «È solo il primo di una serie di incontri - ha spiegato - in giro per l’Italia. Abbiamo illustrato i venti disegni i legge di riforma complessiva della giustizia. Ed esaminato alcuni aspetti di sistema affrontando anche i temi della carenza di personale, della prescrizione e della deflazione del numero di cause». Questo il bilancio dell’incontro. Ma nel pomeriggio Donadi, sempre sul tema giustizia, ha picchiato molto più duro: «Con l’ultima legge sulla prescrizione breve - ha detto all’hotel Mediterraneo - quindicimila processi andranno al macero. E ci saranno quindicimila vittime che non avranno giustizia». E il 7 maggio tocca a Di Pietro.(s.a.)