Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il rito pasquale di «S’Incontru»

Fonte: La Nuova Sardegna
26 aprile 2011

 
Ieri mattina, una grande folla in cattedrale ha seguito la cerimonia della deposizione

Domani, a Monte Claro i festeggiamenti per Santa Maria Chiara




MARIO GIRAU
  CAGLIARI. Il suono delle campane, sciolte dopo quasi due giorni di silenzio, ieri notte ha annunciato, al termine di una lunga veglia, “madre di tutte le veglie”, l’alleluia pasquale. Un rito antico quanto la Chiesa simbolicamente preparato dalle due processioni che ieri sera hanno riportato nelle chiesette d’origine, nel quartiere di Villanova, Cristo deposto dalla croce.
Oggi le processioni de “S’Incontru” certificano la Resurrezione. Una grande folla, ieri mattina in cattedrale, ha seguito il rito della deposizione. Mentre sull’altare l’arcivescovo e i seminaristi cantano in gregoriano i salmi dell’“Ufficio delle letture” e “lodi mattutine”, i confratelli della “Solitudine” tolgono i chiodi al crocifisso e lo depongono in un’apposita bianca lettiga, laccata d’oro. Il silenzio è rotto solo dai cantori che intonano il canto “Il figlio di Dio, il re dei dolori, per noi peccatori in croce spirò”. «Sono riti tradizionali di enorme impatto religioso, che ripetono - dice monsignor Gino Melis del capitolo metropolitano - quanto successo nella prima settimana santa della storia». Regista delle processioni per la prima volta è Domenico Corso, presidente della “Solitudine”, associazione di quasi 200 confratelli. «La pioggia - dice il numero uno dell’arciconfraternita - non ha rovinato la processione, sempre molto coinvolgente per i fedeli che non vengono per assistere a uno spettacolo folcloristico, ma per partecipare a un evento religioso». Un unico neo che si trasforma in una speranza: le condizioni della chiesetta di San Giovanni. Un tempio costruito all’inizio del XVII secolo bisognoso di radicali restauri. «Siamo in attesa che una delibera della Giunta comunale, che stanziava quasi 200 mila euro per lavori di recupero della nostra chiesa, concluda presto - spiega Corso - il suo normale iter burocratico». I fedeli si sono raccolti davanti alla cattedrale ben prima delle 15. Sono le staffette del gruppo dei confratelli che nel primo pomeriggio “reclamano” il simulacro. Prima del tramonto devono portare il crocifisso all’esterno della cattedrale, per non rischiare di lasciare il miracoloso simulacro nella primaziale per un anno intero. La festa delle appendici storiche oggi contagia tutta la città, con molte parrocchie che si associano per celebrare la processione de “S’Incontru”. Il rito, di derivazione spagnola, partirà tradizionalmente da Stampace, Villanova e Marina. A Stampace il rendez-vous tra Redentore e sua Madre avrà luogo nel Corso Vittorio Emanuele. Dopo il triplice inchino i due simulacri procederanno insieme verso la Chiesa di Sant’Anna dove il parroco Luciano Pani celebrerà un solenne pontificale. Analoga cerimonia in via Garibaldi, in cui si ritroveranno le statue di Gesù e della Madonna, rispettivamente uscite da San Giacomo e dall’Oratorio del Santo Cristo, prima del rientro nella parrocchiale di Villanova per la messa officiata da mons. Giuseppe Luxoro. Poco dopo le 12 “Incontro” in via Roma, per i simulacri usciti dalle chiese di Sant’Eulalia e del SS. Sepolcro”. A Mulinu Becciu e a Is Mirrionis l’incontro tra le parrocchie Sant’Eusebio e San Massimiliano Kolbe. A Pirri la processione prepara i grandi festeggiamenti in onore di Santa Maria Chiara che prenderanno il via domani pomeriggio dal parco di Monte Claro.