Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fantola, pupillo di Segni da quindici anni studia per la fascia tricolore

Fonte: La Nuova Sardegna
26 aprile 2011

IL CENTRODESTRA




CAGLIARI. Appartiene a una delle famiglie più ricche e potenti della città, non da ieri, ma dall’immediato dopoguerra, quando i suoi parenti erano gli ambasciatori dei Ferruzzi e degli Agnelli. Il suo cursus honorum è tanto articolato quanto prestigioso: docente universitario, consigliere regionale e Senatore. A Massimo Fantola non piace la politica urlata, né i proclami a effetto: da ingegnere preferisce guardare alla concretezza delle proposte e delle soluzioni. Candidato a sindaco da una vita, “iscritto giovanissimo” nel club dei primi cittadini ideali, Fantola sa che deve combattere contro l’illusione di aver già vinto, e deve rianimare uno schieramento che a parole lo ha incoronato successore di Emilio Floris, ma che nei fatti lo considera un intruso, proprio lui nato e cresciuto nel cuore di Cagliari, politico coerente da tempi non sospetti, da quando Mariotto Segni militava nella Dc e fondava, per opporsi alla linea di Moro, il gruppo Proposta, considerato l’ala destra dello scudo crociato. Democristiano liberale, con Segni in tutte le battaglie referendarie, Fantola crea e dà gambe in Sardegna al gruppo di Riformatori, distinti ma non distanti prima da Forza Italia poi dal Pdl, capaci di intercettare una fetta di elettorato moderato che non si riconosce nel partito di Berlusconi.
I suoi uomini, gli esponenti dei Riformatori, in città hanno occupato posti di rilievo nelle giunte degli ultimi dieci anni. La sua campagna elettorale si colloca nel segno della continuità, ma senza rivendicare in toto l’eredità dei sindaci che dal 1995 a oggi si sono alternati alla poltrona più alta del Municipio. È questo l’equilibrio che vede Massimo Fantola impegnato sia nel rimotivare i tradizionali elettori del centro-destra che convincere i suoi, con una formula tra una campagna all’americana e il tradizionale porta-a-porta, senza strappi, come da tradizione. (g.cen.)