Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un turismo formato low cost

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2011

Nell'ultimo decennio la città è stata scoperta da spagnoli, francesi e tedeschi

Presenze raddoppiate grazie ai collegamenti aerei
L'effetto low-cost non conosce crisi e continua ad alimentare, in maniera pressoché esclusiva, il mercato turistico cagliaritano. Che, negli ultimi dieci anni, scorrendo i dati relativi a ad arrivi e presenze, ha fatto registrare costantemente degli aumenti percentuali a due cifre.
NUOVI CONFINI Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e le città italiane che orbitano attorno agli aeroporti serviti dalle compagnie a basso costo. Queste le provenienze dei turisti-clienti che in questo decennio si sono registrati nelle strutture alberghiere e nei B&B della città.
IL RADDOPPIO Nel periodo che va dal 2006 al 2010 si è registrato un incremento che continua a essere significativo: gli arrivi di stranieri si sono raddoppiati, passando dai 36.811 di cinque anni fa ai 73.058 dello scorso anno. E anche il turismo interno, nonostante la crisi economica, ha fatto registrare un saldo negativo, se è vero che si è passati dagli 84.513 arrivi del 2006 ai 106.135 del 2010. Un trend che è confermato dalle presenze alberghiere: quelle di stranieri erano state 75.493 cinque anni fa e sono state 166.265 lo scorso anno. A questo proposito va detto che, analizzando complessivamente i dati dell'ultimo quinquennio, il 44 per cento dei turisti è arrivato dalla Penisola, il 36 dall'estero e il restante 20 dall'Isola.
LA SFIDA Dai dati elaborati dall'assessorato comunale al Turismo emerge un altro aspetto interessante: nell'arco di un decennio le presenze nelle strutture ricettive sono passate da 315.375 (del 2000) a 467.704 (del 2010), a fronte di 229.234 arrivi (sempre nel 2010). Questo significa che i giorni di permanenza medi sono 2,09 per turista. «Ed è proprio qua che sta la sfida del futuro», ha scritto l'assessore comunale al Turismo Gianni Giagoni, nella nota che ha accompagnato l'indagine statistica, «se si riusciranno a creare le condizioni per portare a 3 i giorni medi di permanenza, i riflessi positivi per l'economia sarebbero evidenti».
I MESI CALDI Scorrendo i dati dell'ultimo anno, si nota che a farla da padrone è sempre il mese di agosto (55.659 presenze), seguito da quelli di luglio (51.462), settembre (49.464) e maggio (46.983). E che ad apprezzare Cagliari sono soprattutto gli spagnoli (31.984 presenze, con un aumento del 485 per cento rispetto a cinque anni fa), francesi (+151%), tedeschi (+87%) e britannici (+32%). La Spagna la fa da padrona per quel che riguarda il mercato dei turisti stranieri (19 per cento del totale), davanti a Francia (16%), Germania (13%) e Gran Bretagna (8%), mentre il restante 44 arriva dal resto del mondo (Belgio, Olanda e Usa su tutti), con Russia e Cina che fanno registrare i primi significativi movimenti.
IL MERCATO Interessante anche l'analisi dei macro-dati sulla suddivione geografica dei clienti che in questi anni si sono registrati nelle strutture ricettive: il 20 per cento è arrivato da un'altra zona della Sardegna, il 9 dal Lazio, l'8 dalla Lombardia, il 7 dalla Spagna, il 6 dalla Francia, il 5 dalla Germania, il 4 dalla Toscana, il 3 dal Regno Unito.
Anthony Muroni

 

LO STUDIO. Confcommercio: Sant'Efisio, fiera e centro storico le mete preferite
Pasqua, arrivi in calo
In città la metà dei turisti che atterrano nel sud dell'Isola
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Tra tempo incerto e crisi economica il ponte pasquale non si annuncia roseo per il turismo del Sud Sardegna. Secondo le previsioni di Confcommercio, Fipe e Federalberghi, saranno poco più di 30mila gli italiani in vacanza che dormiranno almeno una notte fuori casa per Pasqua privilegiando la Sardegna e le sue strutture ricettive (5% in meno rispetto al 2010). Tra questi, oltre il 55% resterà a Cagliari (rispetto all'65% del 2010) e il 10% privilegerà le strutture alberghiere della costa sud - ovest, quali Villasimius (rispetto al 14% del 2010). Per chi resterà in città la Sagra di Sant'Efisio sarà la scelta privilegiata (37,6% delle preferenze rispetto al 40% del 2010), seguito dalla visita alla Fiera Campionaria al 29% e la visita alla città vecchia.
Per chi preferirà l'estero, spiccano le capitali europee con il 50,4% dei consensi, seguite dalle località di mare con il 22,7% (26,5% nel 2010). L'albergo mantiene la testa della classifica con il 33% delle preferenze (34% nel 2010), seguito dalla casa di parenti o amici con il 21,6% (rispetto al 21%) e dalla casa di proprietà col 18,8% (rispetto al 20,5%). Un leggero calo è previsto per gli agriturismo.
Nel dettaglio, chi resterà nella provincia di Cagliari spenderà in media 287 euro (rispetto ai 272 del 2010), mentre chi andrà oltreconfine spenderà una media di 637 euro a persona (rispetto ai 502 del 2010). Coloro che sceglieranno il ristorante si orienteranno per un menu tutto compreso proposto dal ristoratore (solo il 29% sceglierà alla carta) per una spesa di valore medio pro capite da 32 euro. Secondo le previsioni di Confcommercio, Fipe e Federalberghi, oltre la metà degli italiani rinuncerà alla gita di Pasquetta