Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cultura, la fanno i più giovani

Fonte: La Nuova Sardegna
21 aprile 2011



Nella città senza spazi per i ragazzi, crescono le associazioni e le iniziative



«Caramelle dagli sconosciuti» rassegna di «presentazioni artigianali e storie d’artista»

PIERLUIGI CARTA

CAGLIARI. Cagliari è una città a misura di giovani? Più che altro sono i giovani a trasformarla. Tra musica e arte, sono molte le associazioni cagliaritane che riempono il panorama culturale della città. Gli studenti e i ragazzi si lamentano, a ragione, per la carenza di strutture ricreative e associative, questo handicap non pare fermarli.
I bar e locali del centro si sono popolati di attività come i gruppi di conversazione multilingua, organizzati dal Cagliari Language Network, che dal Bar Barcellona, al Caffè Letterario di via Manno, occupa i tavolini con i suoi aderenti che vogliono praticare le più note lingue europee tra un caffè e un aperitivo. Gli stimoli e la curiosità nei confronti della cultura smuovono soprattutto gli appassionati di cinema, e le rassegne autonome e i cineforum hanno fatto una vera concorrenza al cinema da multisala. “Io sono un film dell’Angolo Dreyer” ha riempito la sala Cosseddu per tutto l’inverno e da qualche settimana, il cineforum Film e’Ferru, il quale è ricavato uno spazio in via dei Genovesi, sta riempendo i venerdì e le domeniche degli curiosi di cinema impegnato. Durante il cineforum, pur non essendo formato da cineasti professionisti, è frequentato da un gruppo di giovani tenuti assieme dall’amore per ogni tipo d’arte e torna in auge il dibattito sulle opere a fine proiezione.
Quest’anno il panorama musicale di Cagliari, sembra aver messo da parte la musica dal vivo, costi maggiori e gruppi volubili forse spaventano i gestori dei locali, ma due esempi di impulsività e schiettezza hanno resistito. Il Soulside al Linea Notturna, in via Mameli, ha mantenuto il suo appuntamento settimanale (ogni mercoledì) da ottobre 2010, ospitando gruppi isolani e d’oltre Tirreno, mescolando ottima musica dal piscobilly al rock classico, con un aperitivo e il cordiale da pre serata. I clienti del locale hanno seguito la stagione, non affezionandosi unicamente ad una band, ma rispettando l’appuntamento del mercoledì perché “tanto ormai si sa che al Linea Notturna si trova della buona musica”. Mentre lo Zalus di piazza Dettori, ogni venerdì sera, continua a proporre una novità che strappa i musicisti alla loro scaletta e conferisce nuovamente lo stimolo della libertà di espressione, con l’Acoustic open mic (microfono aperto), dove cantanti, musicisti e lettori possono ritrovarsi e proporre la propria musica in acustico, per 15 minuti ciascuno. Un sistema perfetto per ridare freschezza agli incontri artistici, dal quale nasce un’alchimia di incontri che regala nuovi progetti musicali alla città. Sono stati molti i locali che hanno proposto appuntamenti dal vivo, ma i più sono rimasti isolati e non hanno permesso di mantenere la continuità delle offerte. La stagione musicale di quest’anno ha avuto però un concorrente, che ha portato il teatro e la poesia in cinque locali del centro, i ragazzi dello Slam! Cagliari, hanno animato i giovedì sera di tutto l’inverno e continuano la loro stagione primaverile all’aperto, tra i tavolini del Bar Barcellona, offrendo dieci minuti di attenzione a chiunque abbia voglia di condividere le proprie creazioni letterarie. La creatività ha però molti modi per esprimersi, e Carlotta Franzini, col suo progetto Cucumeo, sta cercando di racchiuderli tutti in una rete di giovani creativi sardi, mettendo a disposizione un sito internet, un ufficio stampa e la progettazione di vetrine online per la pubblicizzazione delle loro opere come gioielli e oggetti d’artigianato. Il progetto Cucumeo ha inoltre dato vita a “Caramelle dagli sconosciuti”, una rassegna di presentazioni artigianali e “storie d’artista” durante i lunedì dell’Hancock in viale Trieste. I giovani cagliaritani si impegnano anche in attività di volontariato, assicura Alessandra Corongiu, volontaria dell’Unicef, la quale racconta che le azioni per la protezione dell’infanzia a Cagliari, vanno ben al di là della vendita delle orchidee e delle campagne nazionali. A Cagliari il gruppo dei “Giovani volontari Unicef”, organizza ogni anno dei corsi universitari e dei gruppi di lavoro per le scuole medie e inferiori, per la sensibilizzazione diretta dei diritti dei più piccoli.