Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Mancinelli: «Cagliari ci porterà fortuna»

Fonte: La Nuova Sardegna
19 agosto 2008

MARTEDÌ, 19 AGOSTO 2008

Pagina 33 - Sport

L’INTERVISTA





«Siamo una squadra operaia, in partita non possiamo rilassarci»



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CAGLIARI. Mentre si avvicina a grandi passi l’appuntamento clou di questo intenso agosto tutto dedicato al basket azzurro, cioè l’incontro di qualificazione per gli Europei tra l’Italia e la Serbia (Palazzetto dello sport di via Rockefeller, domani ore 20.30), gli azzurri intensificano gli allenamenti. Il coach Carlo Recalcati, dopo aver fatto riposare i suoi al termine della seconda edizione del quadrangolare “Sardegna a canestro”, ha intensificato i carichi di lavoro per arrivare all’incontro con gli uomini di Ivkovic nella colndizione migliore.
Tra i più attivi Stefano Mancinelli che, alle prese con guai muscolari è stato costretto a stare a riposo contro Estonia e Belgio per poi tornare sul parquet contro la Gran Bretagna. Un recupero importante visto che si tratta di uno dei giocatori più esperti su cui il tecnico lombardo può contare. «Ormai siamo giunti nella fase due - spiega l’ala abruzzese, colonna dell’Upim Bologna - e ci stiamo preparando con attenzione alla gara di qualificazione. Per il secondo anno consecutivo siamo qui a Cagliari, felicissimi di esserci, e la speranza è che continui a portarci bene. La gente poi è fantastica, quando ho saputo che saremmo tornati mi ha fatto veramente piacere».
- A Cagliari e nell’intera isola c’è tanta passione per il basket, gratificato quest’anno dal bel campionato della Dinamo Sassari in Legadue e dal ripescaggio della Russo in B1.
«Questa passione è palpabile, si capisce vedendo tutta questa gente, giovani e meno giovani, che ti segue con attenzione. Ripeto, sono contento che al di là del torneo si sia venuti a Cagliari per disputare l’incontro con la Serbia».
- Veniamo ai nostri avversari, la Serbia è una squadra molto giovane, ma fortissima.
«Sì, come tradizione è sicuramente una delle squadre più forti d’Europa. Sarà difficilissimo senza i nostri giocatori Nba, ma a questo punto sapendo di non poter contare sul loro apporto ancora per molto tempo dovremo moltiplicare le forze e cercare di fare del nostro meglio».
- L’Italia si presenta al cospetto della Serbia con una formazione molto rinnovata. Dell’ultima edizione degli Europei siete rimasti in 5 con Soragna, Bulleri, Mordente e Da Tome.
«E’ una squadra di operai, dovremo sempre giocare al cento per cento e sperare di riuscire a iniziare questo percorso di qualificazione nel modo migliore».
- Lei è uno dei veterani.
«Sì, anche se io e gli altri vecchi non ci sentiamo troppo carichi di responsabilità. E’ un bel gruppo e ci divertiamo parecchio. Non sarà facile, ma tutti abbiamo come obiettivo quello di andare in Polonia il prossimo anno».
- Rammarico per non essere a Pechino?
«Dispiace tantissimo perché l’anno scorso il nostro gruppo prometteva bene, invece in Spagna sappiamo bene come sono andate le cose. Dobbiamo voltare pagina».
Maria Grazia Pais