Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Statuto fantasma, il Cacip si prepara alla guerra legale

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2011

Ieri si è riunita l'assemblea del consorzio industriale

fantasma. E il Cacip, per dimostrarlo, si prepara alla battaglia legale. Nei prossimi giorni la questione verrà affidata a un pool di avvocati nominati dall'ente, al quale si aggiungeranno altri legali dei Comuni di Cagliari e Assemini e della Provincia.
È la decisione dell'assemblea del consorzio industriale, convocata ieri dal presidente Emanuele Sanna per esaminare il ricorso incidentale - collegato alla vicenda dei terreni di Giorgino - dell'Avvocatura dello Stato sulla costituzione degli organi dell'ente.
L'ASSEMBLEA All'incontro hanno partecipato anche il presidente della Provincia Graziano Milia, il sindaco di Cagliari Emilio Floris e quello di Assemini Paolo Mereu.
«Nel corso della riunione», scrive il presidente Sanna in un comunicato, «è stato ribadito che gli organi del Consorzio sono stati eletti ed hanno operato, a partire dal 10/11/2008, nel pieno rispetto delle norme che disciplinano le funzioni attribuite a tutti i Consorzi industriali della Sardegna dalle leggi della Regione e dello Stato».
PAROLA AI LEGALI Il Consiglio d'amministrazione, che si dovrebbe riunire lunedì prossimo, dovrebbe poi ufficializzare il prossimo passo, già chiesto dall'assemblea ieri: «Affidare ad un pool di qualificati professionisti la difesa legale dell'ente che sarà integrato anche da avvocati nominati da tutti gli enti locali consorziati».
E potrebbe non essere finita, perché nei prossimi giorni il Cacip potrebbe annunciare altre iniziative.
LA VICENDA L'avvocatura dello Stato sostiene che il Cacip sia in realtà un consorzio fantasma, senza alcuna legittimazione a sostenere una causa davanti al Tribunale amministrativo.
Le carte, secondo gli avvocati dello Stato dimostrerebbero che nessuno dei comuni soci del consorzio ha mai deliberato la partecipazione, quindi l'assemblea generale che ha eletto il presidente è stata convocata irritualmente.
Non solo: lo statuto del Cacip non è mai stato approvato, il presidente Emanuele Sanna non avrebbe dunque alcun potere. Quanto a Oscar Serci, il direttore generale sarebbe dovuto essere selezionato con un concorso pubblico. ( m.r. )