Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scintille tra Fantola e Zedda, la scontro elettorale entra nel vivo

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2011

IL DIBATTITO. Confronto a tutto campo su Poetto, tasse, imprese anche con Artizzu e Claudia Zuncheddu

Vedi la foto Tanto fair play, proposte non troppo dissimili e una competizione che, pur stentando a decollare, porta i due favoriti ad alzare progressivamente i toni. Il confronto tra quattro dei nove candidati alla poltrona di sindaco, andato in scena ieri pomeriggio al T Hotel (organizzato dal coordinamento nazionale giovani imprenditori della Confesercenti e coordinato dal giornalista Giovanni Runchina), segna un ideale spartiacque nella campagna elettorale. Da oggi si fa veramente sul serio, visto che anche liste e coalizioni sono diventate ufficiali.
IL CONFRONTO Massimo Fantola, Massimo Zedda, Ignazio Artizzu, Claudia Zuncheddu si sono confrontati a tutto campo su imprese, artigianato, centro storico, sviluppo e Poetto. Le domande sono arrivate dal pubblico, soprattutto da rappresentanti del mondo del lavoro e dell'associazionismo giovanile. E il confronto è salito di tono solo quando i candidati dei due principali schieramenti si sono punzecchiati a distanza. A dare fuoco alle polveri è stato Zedda, che ha attaccato Fantola, definendo «fallimenti della giunta uscente i mancati riconoscimenti agli studenti universitari» a proposito di agevolazioni per i mezzi pubblici e campus universitario, e per «la lotta ideologica ai progetti infrastrutturali e di sviluppo proposti per Cagliari dalla giunta Floris». Il leader dei Riformatori ha prima provato a dire di non sentirsi toccato dalla critica e poi ha a sua volta affondato il colpo: «Parlate tanto di Betile, senza chiarire con quali soldi avrebbe dovuto essere costruito o gestito. Io voglio dire la mia: tutte le grandi città del Mediterraneo hanno una di struttura di quella grandezza progettata da una archistar sul proprio lungomare. A me non piacciono queste omologazioni e a maggior ragione non sarebbe piaciuto il Betile».
LO SCONTRO Ulteriore motivo di scontro è stata la valutazione sulla Tarsu pagata dai cagliaritani. Secondo Massimo Zedda «è la tariffa sui rifiuti più alta d'Italia», mentre Fantola ha nuovamente smentito. Prima dell'attacco finale: «A me sembra che il mio principale avversario si distingua per dire soprattutto dei no. È a favore del turismo ma non vuole gli hotel, è a favore del lavoro ma è contrario agli imprenditori. Una visione che non è di governo». E quando il candidato di centrosinistra ha provato a reagire Fantola ha chiesto di non essere interrotto. Si era alla fine del dibattito e c'è da giurare che il chiarimento, condito da altre scaramucce, è solo rinviato.
LE PROPOSTE Prima il confronto è stato pacato: Ignazio Artizzu ha preso le distanze dal centrodestra, sia quello al governo a Roma, sia quello alla guida di Regione e Comune: «Cagliari si è fermata, è in colpevole ritardo, non va incontro agli imprenditori e non ha mai sfruttato un settore importantissimo come quello della nautica da diporto». Claudia Zuncheddu ha criticato le scelte che hanno fatto del capoluogo sardo «una città al servizio delle grandi imprese e della grande distribuzione», lanciando un programma orientato «a favorire le piccole imprese, l'università, i giovani e il turismo sostenibile». Sul Poetto (e sul futuro dei baretti) i quattro candidati hanno espresso posizioni simili: tutti hanno promesso una sollecita adozione del Piano di utilizzo del litorale e si sono pronunciati a favore di una proroga fino al 2015 delle concessioni demaniali. Bocciata, da tutti, la proposta dell'istituzione di una tassa di scopo per la realizzazione di opere pubbliche. ( a. mur. )