SPETTACOLO
MUSICA. Stasera e domani il cantante cagliaritano narratore di “Pierino e il lupo” al Teatro Lirico
E il sindaco Matteo Renzi lo imiterà a Firenze
La prima volta fu un fiasco. Poche persone in sala, e pochissima attenzione a ciò che si svolgeva sul palco. Era il 2 maggio del 1936, e al Teatro Centrale dei Bambini di Mosca esordiva “Pierino e il lupo”. Per il pubblico e l'autore fu una cocente delusione. Sergej Prokofiev si rifece presto, e anche gli spettatori, che in questi ultimi 75 anni hanno imparato ad apprezzare questa preziosa favola in musica per adulti e bambini, raccontata dagli strumenti dell'orchestra e da affascinanti voci recitanti. Nomi importanti tutti, chiamati a spiegare come la storia sia nata, e di che tratti, a dirci di Pierino e dei suoi amici animali: un'anatra, un uccellino, un gatto. E un nonno brontolone, un lupo, i cacciatori....
Miti teatrali come Tino Carraro, Eduardo De Filippo, Dario Fo, Paolo Poli, cantanti di vaglia come Lucio Dalla e Angelo Branduardi, outsider come Roberto Benigni, e a Cagliari David Riondino, Johnny Dorelli, Massimiliano Medda, si sono confrontati con questo testo così amato. Per il comico cagliaritano dei Lapola (protagonista anche del Pipistrello di Richard Strauss) fu un successo. Condendo la storia con il suo slang cagliaritano, diede un'interpretazione personalissima e vivace al tutto, e fu molto applaudito.
Stasera e domani a vestire i panni del narratore sarà come si sa Marco Carta. Il giovanissimo cantante cagliaritano vincitore di “Amici” e di un recente festival di Sanremo, è stato fortemente voluto dal nuovo sovrintendente Gennaro Di Benedetto, che ha inteso così avvicinare i giovani al teatro. Sul podio, a dirigere Orchestra e Coro del Lirico, in questo nuovo appuntamento dell'XI Festival di Sant'Efisio, sarà il direttore Alessandro Cadario, che già diresse Dalla in una memorabile performance, conclusa da un fuori programma (il cantautore regalò come bis la sua calzante “Attenti al lupo”). I fan di Marco Carta, per ammirare il loro eroe, dovranno tuttavia attendere la seconda parte del concerto (inizio alle 20.30). Prima potranno apprezzare le trascinanti Danze polovesiane da “Il principe Igor” di Aleksandr Borodin e la Suite op. 71 dal balletto “Lo Schiaccianoci” di Cajkovskij che è sempre un bel sentire.
Marco Carta, lo ha detto all'Ansa, non nasconde la sua paura. E anche il desiderio di accettare una sfida e di dimostrare il suo valore in un campo che non gli appartiene. Stamattina alle 11 i primi a vedere come se la caverà saranno i suoi coetanei, gli studenti degli istituti medi e superiori di Cagliari, del Conservatorio, delle scuole d'arte, coinvolti nel programma didattico del Lirico che consente ai più giovani di assistere gratuitamente all'anteprima dei concerti. Tutti gli altri interessati a esserci potranno acquistare i biglietti a teatro dalle 10 alle 13 e nell'ora precedente lo spettacolo.
E su Internet (dove la notizia del Carta classico ha suscitato consensi tra i suoi molti ammiratori e altrettante polemiche tra gli ammiratori di Prokofiev) gira una notizia, confermata dal cartellone del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Tra un mese esatto, il 14 del mese delle rose, arriverà a Firenze un altro “Pierino e il lupo” decisamente anomalo. Voce recitante di un pomeriggio dedicato ai bambini sarà il sindaco Matteo Renzi. Sul podio, in collaborazione con l'Orchestra del Maggio, il ventiquattrenne Alessandro Battistoni, già ammirato di recente al Lirico di Cagliari, e al Bastione per il concerto dell'Unità d'Italia.
Una trovata geniale, quella del sindaco, bisogna riconoscerlo. Anche se Renzi (come il suo predecessore Leonardo Domenici) già in un'altra occasione, da presidente della Provincia, si è confrontato con “Pierino”. Nel novembre-dicembre del 2008, nella Chiesa Americana di St. James Church, l'opera del russo venne rivisitata in lingua italiana e inglese dalla compagnia bilingue F.E.S.T.A, che portò in scena 18 bambini e alcuni ospiti d'eccellenza britannici e italiani. Tra questi il futuro sindaco rottamatore.
M. P. M.