Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Migranti, la solidarietà dei cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2011

La Caritas avvia una raccolta di fondi. Aperti conti correnti in banca e alle poste

Venerdì pronti i permessi di soggiorno: potranno ripartire
Non solo abbigliamento e generi di prima necessità: anche una colletta per consentire ai 700 migranti nordafricani arrivati da Lampedusa di riprendere il loro viaggio una volta ottenuto il permesso di soggiorno. La Caritas diocesana è scesa in campo, promuovendo una raccolta di fondi a favore degli ospiti del centro d'accoglienza ricavato nell'ex deposito dell'Aeronautica militare di viale Elmas, dove i volontari hanno già attivato uno “Sportello di orientamento” che aiuterà i tunisini anche una volta cessata l'emergenza.
PERMESSI Secondo l'Ufficio immigrazione della Questura, entro venerdì si concluderanno le operazioni di identificazione dei 700 migranti. E saranno rilasciati i permessi di soggiorno. A quel punto i tunisini saranno liberi di andare dove vorranno. Le partenze saranno scaglionate e i migranti, una volta in possesso del biglietto e del titolo di viaggio, partiranno da Porto Torres e Olbia. Ma la maggioranza di loro è priva di mezzi. Per questo la Caritas ha deciso di aiutarli.
LA CARITAS A lanciare l'appello è don Marco Lai, parroco di Sant'Eulalia e direttore della Caritas. «Ora è il momento della generosità», afferma, «vogliamo accompagnare e sostenere economicamente il progetto di vita di ciascuno di loro permettendo loro di raggiungere le mete che si sono prefissati, dopo il rilascio del permesso di soggiorno».
VERSAMENTO Per farlo, l'associazione ha già attivato un conto corrente bancario dove effettuare le donazioni (Banca Prossima, intestato Caritas diocesana Cagliari via Mons. Cogoni, 9 - 09121 Cagliari. IBAN IT26P033 5901 6001 0000 0001 263) e uno alle Poste (n° 000016211096 intestato Caritas diocesana Cagliari via Mons. Cogoni, 9 - 09121 Cagliari IBAN IT 74 E 07601 04800 000016211096). In ambedue i casi bisognerà indicare come causale “Emergenza accoglienza migranti tunisini”. «I fondi verranno utilizzati per questi ragazzi», ha concluso don Marco Lai, «con l'assoluta sicurezza e trasparenza sul loro utilizzo».
RACCOLTA BENI Raccolte di biancheria per uomo e prodotti per l'igiene sono stati attivati anche nella sede del Servizio civile internazionale, in via Barcellona, mentre nelle scorse ore è stata interrotta, su indicazione della Protezione civile e della responsabile del centro, la raccolta di vestiario che aveva avviato da subito la Cgil di Cagliari che, in pochi giorni, aveva accumulato quaranta scatole di abbigliamento e una quindicina di scatoloni di prodotti sanitari. In molti casi, i cagliaritani sono andati a comprare la merce nuova da donare ai tunisini. «Ora stiamo valutando altre forme d'aiuto», dice Nicola Marongiu, segretario cittadino della Cgil, «compatibilmente con le regole del centro. Vogliamo anche offrire assistenza a chi, tra questi ragazzi, possiede un titolo di studio e necessita della conversione perché sia valido in Italia».
FRANCESCO PINNA

 

Videolina
Questa sera Monitor
si occupa dei tunisini
Dal titolo “Cagliari, Lamerica”, Monitor (Videolina, diretta dalle 21) tornerà a occuparsi questa sera dell'accoglienza in Sardegna degli immigrati nordafricani. E per la prima volta dall'inizio degli sbarchi a Lampedusa un gruppo di migranti sarà ospitato in uno studio televisivo. A rompere gli schemi sarà proprio Videolina, sempre più aperta al dialogo e al confronto sull'attualità.
In studio, con alcuni ospiti del centro di prima accoglienza dell'ex caserma di via Simeto, ci sarà Abderazak Chabaani, delegato del consolato tunisino in Sardegna. Emanuele Dessì ospiterà, in diretta, anche Patrizia Manduchi, docente di storia, istituzioni e cultura dei paesi islamici; Angela Quaquero, assessore alle Politiche sociali della Provincia di Cagliari; Alessandro Depau, coordinatore regionale di Msi-Destra nazionale; Giovanna Lori, dirigente dell'ufficio Immigrazione della Questura; Woldu Keflay Genet, una giovane eritrea che fa la mediatrice culturale. In studio anche don Marco Lai, direttore della Caritas, e l'Imam di Cagliari, Meherez Triki.