Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In arrivo altri 1200 migranti

Fonte: L'Unione Sarda
11 aprile 2011


Saranno ospitati a Cagliari, Monastir, Torregrande e Chilivani

Altri 1200 migranti tunisini sbarcheranno tra martedì e mercoledì in Sardegna. La notizia, tenuta riservata, è trapelata ieri a tarda sera da fonti qualificate. Approderanno a Cagliari - come i primi 700 arrivati mercoledì e attualmente ancora ricoverati nell'ex base aeronautica di Elmas in attesa dei permessi di soggiorno - in due o tre scaglioni. Ma verranno a mano a mano trasferiti in altre strutture che si inizierà ad allestire da questa mattina. C'è già una lista precisa dei siti, che è stata approntata ieri nel corso di un summit convocato d'urgenza dal prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo a cui hanno preso parte anche il governatore Ugo Cappellacci e il sindaco di Cagliari Emilio Floris.
I NUOVI CENTRI La nuova ondata di immigrati verrà distribuita tra l'ex Capi di Monastir, dove ne alloggeranno 300, il Centro intermodale di Chilivani, che ne ospiterà 600, l'ex vivaio del corpo Forestale di Torregrande, in cui si prevede di sistemarne da un minimo di 100 a un massimo di 150 e, infine, l'ex caserma del commissariato di Calamosca a Cagliari, che dovrebbe consentire di dare una sistemazione provvisoria a 120 persone. Inizialmente era previsto che la prima nave carica di tunisini, ma potrebbero esserci anche migranti di altre nazionalità, forse anche profughi in fuga dalla Libia, attraccasse al porto di Cagliari già domani, ma poi, per ragioni strategiche e per evitare di creare allarme nell'opinione pubblica, si è chiesto e ottenuto dal Governo di rimandare di un paio di giorni gli arrivi.
IL COMMISSARIO Governo che, con decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha nel frattempo anche nominato un commissario delegato per la Sardegna all'emergenza immigrazione, la dottoressa Carola Bellantoni, che ieri ha preso parte in prima persona alla riunione in prefettura a Cagliari.
L'AVVISO DEL MINISTERO Tutto è successo nel giro di pochissime ore, subito dopo che, alle 16,30, dal ministero dell'Interno è arrivata la comunicazione che in Sardegna sarebbero stati mandati altri 1200 migranti. Il prefetto Balsamo ha così convocato a tempo di record un Comitato straordinario, al quale sono stati invitati anche Cappellacci e il primo cittadino di Cagliari Floris. Una riunione che si è protratta per ore, con il commissario delegato Bellantoni a fare le veci del ministro. Durante l'incontro sarebbero emerse perplessità sui tempi, espresse soprattutto da Cappellacci e Floris, ma condivise anche dai vertici provinciali delle forze dell'ordine, ed è stato espressamente chiesto di rimandare gli arrivi, inizialmente previsti per domani, in modo da consentire l'allestimento dei siti e soprattutto evitare di creare preoccupazione e allarme nell'opinione pubblica. In particolare si sarebbe messo l'accento sull'enfasi mediatica seguita allo sbarco dei primi migranti, nonché sulle proteste politiche suscitate dalla scelta della base aeronautica di Elmas, che si trova in pieno centro abitato, come centro di accoglienza.
LA DECISIONE Tutte osservazione a cui da Roma hanno risposto accettando di rinviare gli arrivi di 24-48 ore: cioè a martedì e mercoledì. Nel frattempo a Cagliari sperano di riuscire a svuotare almeno parzialmente il sito di Elmas, nel quale sono ancora ricoverati in 660 (una quarantina sono fuggiti il primo giorno e non si sa più che fine abbiano fatto), anche se tutto dipenderà dalla celerità con cui arriveranno i permessi di soggiorno temporanei approvati dal governo. Inoltre non è ancora chiaro se i due o tre traghetti a cui spetterà portare i migranti nell'Isola partiranno direttamente da Lampedusa, dove in questo momento la situazione pare sotto controllo, o se invece saranno trasferiti da altre regioni italiane che non riescono più ad accoglierli o che hanno ottenuto di poter alleggerire la loro “quota”. Non è da escludere inoltre che una parte dei migranti in arrivo non siano tunisini ma veri e propri profughi di diverse nazionalità in fuga dalla Libia: ieri a largo di Lampedusa è stata avvistato un barcone carico di 600 disperati che sarebbero partiti proprio da uno dei porti della Cirenaica.
MASSIMO LEDDA