Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tunisini a Cagliari, fuga dopo lo sbarco

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2011

 

Un gruppo prova intilmente a scappare: ritrovato nella notte

Hanno approfittato del rallentamento del pullman, azionato la leva dell'apertura d'emergenza e sono scappati. Otto dei 701 tunisini sbarcati a Cagliari dalla nave proveniente da Lampedusa sono fuggiti prima di essere trasportati nella vecchia caserma dell'Aeronautica di viale Elmas. A tarda notte sei di loro si sono presentati in Questura e sono stati subito accompagnati nel centro dalle Volanti. Non inizia nel migliore dei modi, insomma, il trasferimento nell'ex deposito militare dei migranti da Lampedusa. Tra loro la Polizia ha arrestato un trafficante di droga che deve scontare oltre otto anni di carcere. La fuga, in parte poi rientrata, alimenta il fuoco delle polemiche per l'inadeguatezza del centro, poco sicuro (addirittura è stato trovato un buco nella rete) e praticamente al centro del capoluogo.
LO SBARCO Il medio e l'indice alzati. Lo spot di una rete televisiva. Cinque minuti dopo le 18 il primo dei 701 tunisini imbarcati sulla nave Catania della Grimaldi calpesta l'asfalto del Porto canale. Hanno facce distese, la barba fatta. Neanche un bagaglio, qualcuno al massimo, ha una busta di plastica con un cambio. Sorridono. Niente a che vedere con i volti tirati che le tv hanno mostrato in questi ultimi tempi. Ordinati, sono scesi dal traghetto, fatti sfilare tra un cordone di poliziotti, carabinieri e finanzieri e trasportati da sei pullman in quella che, almeno si spera, per un po' di tempo sarà la loro sistemazione.
FUGA DISPERATA I sei pullman, senza neanche un poliziotto a bordo, hanno già effettuato un tragitto. Tutto fila liscio. Non lo stesso nella seconda corsa. In viale Elmas il traffico è in tilt a causa della deviazione imposta dalla Polizia municipale per agevolare le operazioni nella vecchia caserma. Per otto tunisini il momento è quello giusto. C'è buio. Tirano la leva d'emergenza e via. Gli uomini di scorta hanno preferito continuare il viaggio verso la destinazione dando l'allarme via radio alle centrali operative. All'arrivo è stato effettuato un nuovo conteggio dei passeggeri. E un altro ancora intorno all'una quando anche parte dei fuggiaschi si sono riuniti alla comitiva.
MATTINA DI FUOCO Nell'ex deposito militare il giorno e la notte sono filati senza interruzione. Da quando il prefetto Giovanni Balsamo ha ricevuto l'ultimatum da Roma («preparatevi, entro 48 ore una nave vi porterà 700 migranti da Lampedusa») è stata una corsa contro il tempo. I vigili del fuoco controllano la stabilità dell'edificio in disuso da anni, gli operai scaricano i bagni chimici e le brande dai camion, gli elettricisti adeguano l'impianto elettrico e i muratori sistemano le crepe nei muri. Nel frattempo la nave partita da Lampedusa martedì mattina rallenta la corsa in attesa dell'ok prefettizio. Alle 17,15 la Catania è all'imboccatura del Porto canale.
L'ARRESTO L'arrestato si chiama Fatih Garnoughi, 40 anni (noto anche con l'alias Marwen Brahim), su cui pendeva dal 2009 un ordine di carcerazione della procura di Pistoia perché condannato in via definitiva a otto anni e 8 giorni per traffico internazionale di stupefacenti (reati compiuti dal 1998 al 2002). Gli agenti della Mobile guidati in prima persona dal dirigente Leo Testa lo hanno riconosciuto da una foto, ma per avere certezza sulla sua identità bisognerà attendere la conferma dei rilievi dattiloscopici. L'uomo è stato individuato e bloccato con «un'operazione chirurgica», un vero e proprio blitz compiuto a tempo di record dagli uomini della Mobile per non creare tensioni sulla nave. Controlli saranno effettuati anche sugli altri migranti. Le procedure di identificazione e fotosegnalamento sono affidate agli uomini della Scientifica coordinati da Domenico Chierico.
IL PREFETTO «Sono ospiti, sulla questione dello status sono in corso riunioni governative», afferma il prefetto Giovanni Balsamo. «Dal centro, comunque, non possono uscire». Quanto resteranno nell'ex caserma? «Il più breve tempo possibile».
LA PROTESTA Un gruppo di appartenenti all'organizzazione antirazzista No border sard , che prima aveva fatto capolino al Porto canale, ha manifestato davanti all'ingresso dell'ex magazzino dell'Aeronautica per solidarietà a quelli che hanno definito «deportati».
POLIZIOTTI ABBANDONATI «Le scelte politiche di scaricare la responsabilità della gestione dei migranti sono state lasciate alle città del Sud e a Cagliari la questura è stata lasciata sola con le forze di polizia locali». Lo denuncia il segretario nazionale del Siap, Massimo Zucconi Martelli. «Servono immediatamente non meno di 100 uomini di rinforzo».
ANDREA ARTIZZU