Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tensione a Cagliari: il luogo prescelto è troppo centrale

Fonte: La Nuova Sardegna
7 aprile 2011





Preoccupazioni anche perché quel tratto di viale Elmas è molto frequentato dalle prostitute slave

CAGLIARI. Prove generali di confusione. In attesa del «grande sbarco» dei migranti tunisini, preannunciato - seppure in modo incerto con un susseguirsi di smentite e mezze conferme - con largo anticipo ma concretizzatosi solo ieri pomeriggio su una delle banchine del porto canale, quando le lancette dell’orologio segnavano qualche minuto dopo le 18. Ma fino ad allora in città si è respirato quel clima di tensione preventiva che caratterizzò la vigilia dei Mondiali ’90. Quantomeno tra gli uomini delle forze dell’ordine, quelli della protezione civile (con in prima fila i vigili del fuoco) e della polizia municipale.
Tensione che allora sfociò in non pochi scontri tra holigans e ultrà locali, con veri e propri episodi di guerriglia urbana, che misero a ferro e fuoco soprattutto la zona dell’angiporto e il “salotto cittadino”, che ancor’oggi viene identificato con la via Roma.
E qui sta il punto: senza tanti giri di parole ieri più di un “addetto ai lavori” preventivava per i giorni a venire un ripetersi di disordini simili a quelli, appunto, dei Mondiali. Con una rilevante differenza: all’epoca a Cagliari erano presenti, uno più, uno meno, qualcosina come 3500 uomini, tra poliziotti, carabinieri e finanzieri.
Eccessivo pessimismo o scarsa fiducia sul piano strategico che si dice sia stato messo a punto in tutta fretta per fonteggiare un’eventuale emergenza?
Ovviamente nessuno si sbilancia in pubbliche dichiarazioni, ma a taccuino chiuso - come usa dire - le voci di dissenso si sprecano. Soprattutto per quanto riguarda la scelta: «Che forse si potrebbe anche definire eufemisticamente avventata», taglia corto un esponente delle forze dell’ordine, che in fatto di disordini e scontri di piazza ha una esperienza di tutto rispetto, «Infatti la ex caserma dell’Aeronautica scelta per ospitarli (e dove l’energia elettrica è stata ripristinata appena martedì sera e dove ancora ieri mattina i pompieri stavano tirando giù calcinacci dai soffitti) non è, come molti pensano, alla periferia della città, bensì a pochi passi dal quartiere di Sant’Avendrace e da quello di San Michele. Ma anche a un tiro di schioppo dalla Città Mercato, frequentata quotidianamente da migliaia di persone...»
Ed eccolo uno dei punti cruciali su cui poggia il clima di tensione: «Pensiamo solo per un istante a un’eventuale fuga in massa di migranti dalla caserma di viale Elmas e a un loro possibile rifugiarsi, per non essere ripresi, all’interno del Centro commerciale: sarebbe materialmente impossibile intervenire, salvo “cinturare” l’intero complesso, magari con l’ausilio dell’esercito. Ma in quel caso il caos sarebbe inevitabile.».
Non manca poi la nota di colore, se tale la si può definire. Infatti, nessuno pare si sia posto un possibile problema di “difficile convivenza”, che potrebbe essere generata dalla massiccia presenza di prostitute slave attorno al perimetro della caserma e lungo il primo tratto del viale Elmas. E se tanto dà tanto non è azzardato ipotizzare scenari non proprio tranquilli, visto che per quanto provati da un defatigante viaggio lungo il Tirreno, i tunisini arrivati in città sono tutti decisamente giovani, con tutte le esuberanze dell’età.
Tra loro, poi, potrebbe anche esserci qualcun’altro con precedenti penali - come quello individuato ieri e forse come coloro che hanno scelto la fuga - legati magari proprio al mondo della prostituzione.
Tant’è che ieri pomeriggio finanche un ufficiale della polizia municipale ha posto l’accento su quello che potrebbe diventare davvero un problema, sottolineando che forse sarebbe stato opportuno che qualcuno emanasse un’ordinanza - per ragioni di ordine pubblico - affinché quella che è diventata una delle zone “a luci rosse” della città venga spostata altrove: almeno per qualche tempo. (pmc)