Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il ministro Galan riapre l'Anfiteatro

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2011

Accolta la richiesta di Mauro Pili, Bruno Murgia, Settimo Nizzi e Paolo Vella. Milia controcorrente: concerti alla Fiera

«Ho dato mandato agli uffici per trovare una soluzione»  
Vedi tutte le 3 foto L'interessamento del ministero era nell'aria da giorni. E ieri mattina è stato messo nero su bianco con un comunicato firmato dal ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan e dai parlamentari sardi Mauro Pili, Bruno Murgia, Settimo Nizzi e Paolo Vella, nel quale si scrivono parole decisive per gli spettacoli estivi nell'Anfiteatro romano: «Ho dato mandato agli uffici», dice Galan, «perché venga individuata una soluzione che consenta lo svolgimento dell'intera stagione culturale nel sito archeologico per non privare la Sardegna e la città di Cagliari di un sito straordinario dove coniugare il valore archeologico con il fascino culturale delle manifestazioni che da ormai dieci caratterizzano la stagione sarda e cagliaritana degli spettacoli nell'Anfiteatro».
LO SCONTRO Una posizione in netta antitesi con quella del sovrintendente ai Beni archeologici Marco Minoja, che nonostante una piccola apertura sul futuro dell'arena («non sono contrario aprioristicamente agli spettacoli, ma il monumento non può sopportare 5000 persone») ha detto chiaramente che per l'estate 2011 si dovrà cercare un altro palcoscenico. E intanto oggi - probabilmente in Comune - si terrà un incontro tra lo stesso Minoja, il sindaco Emilio Floris e gli assessori Giorgio Pellegrini (Cultura) e Raffaele Lorrai (Lavori pubblici) per cercare una soluzione che consenta di utilizzare le tribune di legno installate nel 2000 anche per gli spettacoli dei prossimi mesi.
L'INCONTRO DEI PARLAMENTARI Una riunione che non potrà non tener conto dell'indicazione arrivata da Roma dopo l'interessamento dei parlamentari sardi sull'Anfiteatro: «Si tratta - hanno detto Pili, Murgia, Nizzi e Vella - di un sito archeologico che necessita di un importante intervento di tutela e manutenzione ordinaria e straordinaria per il quale si rende necessaria una pianificazione progettuale e finanziaria che garantisca nel contempo la fruizione sia sul piano archeologico che lo svolgimento della rilevante stagione culturale e di spettacoli di livello internazionale già programmata per questa prossima stagione estiva».
LE TRIBUNE Sul fatto che gli spalti debbano essere smontati e ristrutturati ormai sono tutti d'accordo: il problema è semmai sui tempi. Il progetto preparato dall'assessorato ai Lavori pubblici non può essere avviato prima di settembre o ottobre: prima bisognerà trovare i soldi, poi bandire la gara d'appalto. Dunque la città si troverebbe nella situazione paradossale di non saper dove organizzare i concerti, avendo però ancora a disposizione l'Anfiteatro e le sue tribune. E i parlamentari riprendono proprio questo concetto: «Risulta impossibile in tempi così brevi qualsiasi smantellamento della sovrastruttura lignea e risulta, dunque, indispensabile autorizzare lo svolgimento dell'intera stagione programmata».
IL FUTURO Il ministro Galan, oltre ad aver riacceso le speranze per i concerti della prossima estate, ha garantito anche un interessamento sul futuro della struttura di viale Fra Ignazio: «Mi farò carico di promuovere un incontro tra gli uffici del ministero e le autorità locali per definire i progetti futuri garantendo da una parte la salvaguardia del sito archeologico e dall'altra il mantenimento della destinazione culturale che nei secoli non è venuta mai meno». Il presidente della commissione Cultura comunale Maurizio Porcelli parla di «intervento determinante» del ministro, che «mette la parola fine a questa lunga diatriba: i concerti estivi devono essere ospitati dall'Anfiteatro».
LA FIERA Chi invece rimane vicino alla posizione di Minoja è il presidente della Provincia Graziano Milia, che ieri - durante la presentazione degli assessori alla Cultura e alle Politiche giovanili -, ha rilanciato l'ipotesi dei concerti alla Fiera: «Lasciamo in pace l'Anfiteatro, ma bisogna salvare la stagione estiva: la Provincia è pronta a organizzare insieme a Comune e Regione uno spazio da 4500 posti all'interno della Fiera. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, anche economicamente». Milia però precisa: «Questo non vuol dire chiudere l'arena ai concerti: le tribune che verrebbero acquistate per la Fiera potrebbero essere utilizzate proprio in quello spazio, magari in una posizione diversa da quella attuale». Non solo: Milia mette sul piatto anche il Parco di Monte Claro: «In un'ottica di sacrifici si potrebbe utilizzare per uno o due spettacoli». Ma forse non ce ne sarà bisogno.
MICHELE RUFFI