Lettera aperta del sovrintendente: «Sì agli spettacoli nell'arena, ma capienza limitata»
Proposta di Minoja: gli artisti promuovano una raccolta fondi
«No, non è una provocazione ma una proposta seria», dice il sovrintendente ai Beni culturali Marco Minoja al telefono. La sua lettera aperta agli artisti che si sono schierati a favore dei concerti all'Anfiteatro romano è chiara e lancia l'idea: «Cantanti e attori partecipino a uno spettacolo per raccogliere i fondi necessari al recupero dell'arena». Con i soldi dell'incasso si potrebbe finanziare una soluzione alternativa alle attuali tribune, magari «con numeri diversi», cioè una capienza inferiore a 5000 persone.
LA LETTERA Scrive Minoja: «Se tutti quanti teniamo all'utilizzo dell'Anfiteatro allora promuoviamo, insieme con il Comune, che mi auguro sinceramente faccia propria questa proposta, uno spettacolo in suo favore, per l'Anfiteatro anziché nell'Anfiteatro». Uno spettacolo che però dovrebbe essere ospitato altrove.
Il monumento «è un vecchio signore di quasi duemila anni, con tutti gli acciacchi che il tempo, e un troppo intenso utilizzo, stanno drammaticamente aggravando. I riscontri della soprintendenza e del più importante Istituto di restauro in Italia non lasciano spazi al dubbio: strutture costruite più di dieci anni fa per essere completamente amovibili, con la loro permanenza fuori dal rispetto degli accordi presi, impediscono la manutenzione e il restauro del monumento». Ma a parte la discussione sul futuro, è importante anche quella sul presente: la struttura di viale Fra Ignazio non potrà ospitare i concerti estivi (proprio per decisione della soprintendenza) nonostante le tribune non vengano smontate prima di settembre o ottobre. Su questo Minoja ribadisce la posizione già espressa in una lettera inviata una settimana fa al Comune: «Lo stato di conservazione delle gradinate per il pubblico non ne garantisce la funzionalità, cosa che comporta rischi tanto per il monumento (rischi per i quali sono personalmente responsabile) quanto per le persone (per le quali non sono direttamente responsabile, ma sarebbe irresponsabile da parte mia non darne riscontro!)».
«SÌ AI CONCERTI» Ma Minoja dice di non essere contrario tout court all'utilizzo del monumento per la musica dal vivo: «Vorrei subito chiarire un concetto: la soprintendenza non è un soggetto oscurantista contrario agli spettacoli e all'ottima musica; l'ultimo video di Ligabue è stato girato, con tutte le autorizzazioni e le cautele necessarie, in un monumento di nostra competenza, il Teatro romano di Nora, dove da oltre un anno lavoriamo con il Comune di Pula per riportare uno dei più affascinanti festival teatrali del Mediterraneo, la Notte dei Poeti. Allo stesso modo da oltre un anno la soprintendenza lavora con il Comune di Cagliari per l'individuazione di un modo alternativo per utilizzare l'Anfiteatro romano, rispettandone le condizioni di conservazione e i limiti di agibilità. Nessuno vuole impedire gli spettacoli a Cagliari, semplicemente l'Anfiteatro non regge più l'utilizzo contemporaneo di migliaia e migliaia di persone». ( m.r. )