Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I tifosi si mobilitano, inviate decine di mail

Fonte: L'Unione Sarda
4 aprile 2011

LA REAZIONE.

La lettera

Anche i tifosi si mobilitano per difendere la Karalis Arena che il Cagliari calcio vorrebbe costruire a Elmas, sui terreni di Santa Caterina. Da giovedì, attraverso un tam tam sul social network Facebook (originato dal gruppo "Tutti pazzi per il Cagliari, Forza Casteddu"), è partita una mobilitazione per invadere l'indirizzo di posta elettronica dell'Enac (comunicazione@enac.gov.it) di messaggi a favore del nuovo stadio. «Su queste pagine, transitano migliaia di tifosi e allora è un dovere di tutti fare qualcosa. Con educazione, rispetto, ma con tanta fermezza - ha scritto l'ideatore dell'iniziativa - chiediamo a tutti i tifosi di leggere, sottoscrivere e inviare questa mail all'Enac».
L'APPELLO Cosa c'è scritto nella lettera inviata ai vertici dell'ente nazionale per l'aviazione civile? Il messaggio è chiaro e circostanziato: «Salvo Sua smentita, leggiamo una dichiarazione da Lei fatta a proposito dello stadio che nelle intenzioni del Cagliari calcio dovrebbe sorgere nella piana di Santa Caterina, a Elmas, nei pressi dello scalo civile aeroportuale - è scritto nella comunicazione inviata al presidente dell'ente per l'aviazione civile Vito Riggio - tale Sua dichiarazione, ci induce alcune riflessioni su cui abbiamo deciso di scrivere una mail, chiedendo a tutti i lettori-tifosi di sottoscriverla e di inviarla via posta elettronica al vostro recapito di Ufficio relazioni con il pubblico».
LA PROTESTA I tifosi mostrano di non credere alle questioni legate ai pericoli per le operazioni aeroportuali, anche in considerazione del fatto che la zona dello scalo è comunque interessata da attività collaterali.
LA SICUREZZA La comunicazione a Riggio prosegue così: «In sintesi, Lei dichiara che: "Se lo stadio viene realizzato vicino allo scalo di Elmas chiuderò l'aeroporto, perché verrà meno la sicurezza". È lodevole la Sua presa di posizione a beneficio della sicurezza ma sorge qualche dubbio di merito e di coerenza. Di merito perché la presunta rilevanza ai fini della altrettanto presunta insicurezza (dei voli? dello scalo? non è chiarito) è tutta da stabilire, considerando la non remota ipotesi che Lei non abbia ancora ricevuto tutti i documenti relativi al progetto dello stadio. Di coerenza perchè se vanno chiusi gli scali non sicuri, ci sarebbe da dire qualcosa su altri scali - un nome a caso, quello di Genova dove i voli in atterraggio fanno sempre venire qualche brivido di troppo per quello che ci sta sotto - che rispetto a Elmas sono nettamente meno dotati di "vie di sfogo". E senza neanche ricordare quanto potrebbe essere considerato, alla luce delle Sue dichiarazioni, pericoloso per la sicurezza il parcheggio multipliano "incollato" all'aerostazione, che come manufatto piccolo non è di sicuro».
«CI RIPENSI» La lettera, della quale ieri erano già state inviate decine di copie, prosegue così: «Restiamo perplessi dalle Sue dichiarazioni, se non smentite, ma siamo convinti che una Sua più ponderata e altrettanto volenterosa riflessione potrà farci capire come mai lo stadio a Elmas sarebbe pericoloso e tanti altri scali da slalom speciale in atterraggio, invece, sono sicurissimi». ( a. mur. )