Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'opera di Andrea Parodi al Palazzo di città

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2011

Domani l'inaugurazione di una mostra dedicata all'ex cantante dei Tazenda

Un museo per ricordare la figura di Andrea Parodi. Domani, alle 16,30 (dopo la conferenza stampa di presentazione), verrà inaugurato, nel Palazzo di città (in piazza Palazzo, nel quartiere Castello) il museo dedicato all'artista sardo-ligure, scomparso prematuramente il 17 ottobre 2006. L'iniziativa della “Fondazione Andrea Parodi” è un contributo alla valorizzazione dell'opera e alla divulgazione e approfondimento del messaggio artistico e umano dell'ex cantante dei Tazenda. Non soltanto: vista l'opera del cantante, il museo ha anche il fine di promuovere la musica e la cultura sarda, anche in relazione alle dinamiche di sviluppo della società contemporanea, valorizzando le risorse culturali ed economiche dell'intera Isola.
Il museo è diviso in cinque spazi. Il primo, l'Area fondazione, è dedicata all'accoglienza, permettendo al visitatore di consultare i documenti dell'artista e di ricevere le informazioni necessarie per una migliore comprensione della mostra. Nel secondo spazio, la sala 1 “Luoghi e memorie”, è un reticolato grafico in cui ogni casella rappresenta una tappa della carriera di Parodi.
La sala 2, “Il mare e le terre intorno”, è un percorso intimo, raccontato in prima persona da Parodi attraverso suoni e immagini: tre schermi proiettano, in perfetto sincronismo, una sorta di album evocativo. Le variazioni cromatiche di blu oltremare, insieme al suono della risacca, evocano, metaforicamente, il continuo viaggio e una concezione della vita, in cui i confini del mare sono le terre che si incontrano e che arricchiscono la vita dell'artista.
La sala 3, “Discografie”, è dedicata interamente alla musica. Il visitatore può fruire dell'ascolto dei brani su sedute che alludono alla stratificazione del cartonato dei dischi in vinile. È lo spazio del disco, di tracce discografiche dell'artista e provvisorie di brani noti, di curiosità, di collaborazioni.
L'ultima sala, “Ventanas”, apre al proseguimento del percorso artistico appena visitato, attraverso la Fondazione Andrea Parodi e le sue attività. Il tutto è mappato in uno spicchio curvo attraverso una grafica che allude a un tipico telaio sardo, in cui i nodi sono sostituiti da pixel, a indicare la modernizzazione e l'importanza di un percorso che attinge alla tradizione. Un sistema di finestre touch screen permette la fruizione dell'archivio della Fondazione Andrea Parodi.