Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Più strutture per tutelari i deboli

Fonte: La Nuova Sardegna
30 marzo 2011

La visita della commissione per l’infanzia



Delibere della giunta per le famiglie, i minori e i detenuti

CAGLIARI. In Sardegna mancano le strutture attrezzate per accogliere i minori non accompagnati, spesso clandestini sotto i 18 anni, arrivati nell’isola dal Nord Africa sui barconi oppure abbandonati. Lo ha denunciato il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda capo della delegazione della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, ieri in visita nell’Isola. Il pericolo per i ragazzi sardi è l’abbandono scolastico, ma anche - al contrario - la chiusura degli istituti. «È a rischio il diritto allo studio nei piccoli comuni dove c’è l’accorpamento delle scuole. Il pendolarismo è una difficoltà per gli adolescenti», ha spiegato il deputato del Pd, Amalia Schirru, componente la delegazione assieme alle colleghe Luisa Santolini (Udc) e Sandra Zampa (Pd). «La dispersione scolastica richiede un intervento specifico in questa regione», ha detto la Santolini nel corso dell’incontro con la stampa, a Cagliari, nella sede della prefettura in piazza Palazzo. «E questo sommato alla natalità che in Sardegna ha i livelli più bassi al mondo, crea una situazione molto preoccupante». Ma a stare peggio, ancora una volta, sono i giovani migranti. Il Comune di Cagliari, al quale il Tribunale affida i ragazzini senza genitori, è costretto a cercare alloggi fuori dalla Sardegna. Pagando il conto di tasca sua. «Dei ventotto ragazzini provenienti dal Maghreb - spiega l’assessore ai Servizi sociali Anselmo Piras - solo alcuni hanno trovato una sistemazione nelle comunità dell’isola. La maggior parte è stata trasferita in strutture in Sicilia perché nelle comunità sarde non c’era più posto. Ma i costi rimangono comunque a carico del Comune di Cagliari: dei circa 80 euro utilizzati per far fronte alle spese, circa 50 mila riguardano le comunità siciliane che ospitano i minorenni approdati in Sardegna. È previsto un rimborso dallo Stato, ma ancora non abbiamo visto nulla». Intanto ieri la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Antonello Liori, ha approvato alcuni provvedimenti riguardanti il programma sperimentale sulla tutela minori, quello di assistenza e sostegno ai familiari dei detenuti e l’apertura di sedi operative in Sardegna di enti autorizzati alle adozioni internazionali. «Considerato l’incremento delle coppie con figli minori interessate da procedure di separazione e di divorzio - ha spiegato Liori - i Tribunali ordinari di Cagliari e di Oristano hanno manifestato l’esigenza di un raccordo coi servizi delle Asl per ridurre il disagio dei minori coinvolti. Perciò abbiamo promosso un servizio che sostenga i genitori nel ristabilire un’efficace comunicazione coi figli».

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