Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Gli architetti difendono Tuvixeddu

Fonte: La Nuova Sardegna
30 marzo 2011

 
L’Ordine: «La variante? Il Comune si è schierato contro la tutela e a favore degli interessi privati» 
 
 
CAGLIARI. Il Comune si è schierato contro le iniziative di tutela dei beni architettonici, archeologici e paesistici per favorire invece la tutela degli interessi privati: lo sostiene l’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori delle tre province di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias in una nota dal contenuto fortemente critico per l’approvazione della variante proposta da Coimpresa per Tuvixeddu e per l’immobilismo ormai decennale che ha condannato l’anfiteatro a trasformarsi in un monumento oscurato da tribune in legno. Gli architetti definiscono «incomprensibile» l’approvazione della delibera su Tuvixeddu «anche alla luce della nota firmata dalla direzione dei Beni culturali e inviata al sindaco». L’Ordine degli architetti «esprime apprezzamento per la sentenza del Consiglio di Stato - è scritto nella nota - poichè si riafferma che la tutela del paesaggio prevale su ogni intervento di trasformazione, che la tutela del paesaggio è una competenza dello Stato e che l’interesse privato deve piegarsi al prevalente interesse collettivi» come stabiliscono la Costituzione e il Codice Urbani. Per gli architetti «la stessa disaffezione del Comune verso i propri beni culturali è riscontrabile nella vicenda dell’anfiteatro romano» sulla quale ancora si deve discutere nonostante il Tar «fin dal 2006, abbia bocciato il ricorso dell’amministrazione contro la Sovrintendenza che chiedeva la rimozione dell’allestimento ligneo».
La nota si conclude così: «Questo Ordine si schiera in difesa della tutela di beni paesaggistici, architettonici, storici, artistici e archeologici della città caratterizzata da rilievi geomorfologici, dalla giacitura tra mare e stagni, dalle testimonianze della cultura materiale che, incastonate nel tessuto urbano, identificano il luogo». (m.l)