Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anfiteatro, via gli spalti dopo l'estate

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2011

GLI ASSESSORI. Gli organizzatori bocciano la struttura provvisoria a Sant'Elia: i concerti potrebbero essere ospitati nell'area della Fiera

  Ma l'arena resterà chiusa. Campus e Lorrai si ribellano  
Lo spazio non sarebbe mancato: già nel marzo del 2006, in una delle ultime sedute del Consiglio comunale del primo mandato Floris, l'aula aveva individuato in ben 41 mila metri quadri tra i palazzi di Sant'Elia, il parcheggio Cuore dello stadio e il mare, un'area «destinata ai grandi eventi». Proprio dove la Regione guidata da Renato Soru voleva realizzare il museo Betile. È qui, in questo sterrato che ora è solo una discarica di vecchi televisori - diverse decine - e materassi smollati - idem - Maurizio Porcelli avrebbe voluto realizzare un'arena provvisoria per i concerti dell'estate 2011. Un'alternativa all'Anfiteatro, su cui però il presidente della Commissione cultura non chiude il capitolo. Anzi: rilancia: «Non gettiamo la spugna, perché il rischio è che l'arena di viale Fra Ignazio rimanga chiusa per i prossimi vent'anni. Sarebbe un affronto che non intendiamo tollerare».
SANT'ELIA Tornando alla struttura di Sant'Elia, il progetto è stato giudicato «praticabile», dai tecnici del Comune, ma è stato bocciato dagli organizzatori degli spettacoli che ieri mattina, un po' a sorpresa, si sono presentati nello spiazzo dove si stava riunendo la commissione comunale allargata anche agli assessori Gianni Campus (Urbanistica) e Raffaele Lorrai (Lavori pubblici) e al dirigente del servizio edilizia pubblica Mario Mossa. Massimo Palmas (Sardegna Concerti), Roby Massa (Spettacoli & musica), Serenella Massacci e Davide Catinari (Vox day), sono compatti: la soluzione di Sant'Elia non è percorribile, («abbiamo avuto problemi a Monte Claro, figurati qui») anche perché l'area andrebbe recintata per creare un'arena accessibile solo a chi compra i biglietti e la vicinanza col mare e la scarsa protezione dal vento sconsigliano di allestire in questo punto una struttura per 4-5000 persone. «Andremo alla Fiera e nelle altre piazze della provincia», dicono gli organizzatori.
IL PARADOSSO Mentre l'Anfiteatro, con le sue tribune di legno, rimarrà chiuso nonostante il progetto per smontare le impalcature non possa veder luce fino a settembre o addirittura ottobre. «Prima non sarà possibile», spiega l'assessore Lorrai, che indica anche un altro paradosso: «Eliminare la struttura di legno significa anche rendere inaccessibile il monumento. Fu la stessa sovrintendenza a dire che le passerelle del primo e secondo anello dovevano rimanere per permettere l'accesso ai visitatori».
«SFREGIO» Secondo l'assessore Campus la chiusura forzata dell'Anfiteatro - su ordine della sovrintendenza - sarà solo «uno sfregio, visto che questa estate le tribune saranno ancora lì», e dunque l'arena potrebbe essere utilizzata per i concerti. «Il problema è che non c'è, inspiegabilmente, la volontà di trovare una soluzione e cercare di contemperare le due esigenze di salvaguardia del monumento e di fruizione per gli spettacoli».
LA FIERA Dunque sarà l'asfalto della Fiera campionaria ad ospitare i concerti estivi: Porcelli ha parlato della possibilità di «trovare i finanziamenti» per realizzare le strutture necessarie. Ovvero un palco e delle tribune da 5000 posti. Una soluzione che trova favorevole il direttore generale dell'ente Benedetto Etzi, per ovvi motivi (per primi, quelli economici): «C'è ampia disponibilità, non si possono sottrarre alla città i concerti e gli eventi estivi. Aspettiamo che gli organizzatori formalizzino la loro volontà, in modo da programmare un calendario. Credo si debba fare in fretta, visto che la stagione è alle porte». La Fiera però dovrebbe essere adattata ai concerti: «Si può fare, dipende dalle risorse finanziarie, che dovranno trovare i privati e il Comune. Si tratterebbe di realizzare un anfiteatro all'aperto». Anche se un Anfiteatro, con la A maiuscola, c'è e sarebbe già pronto per i concerti.
MICHELE RUFFI