Il corteo

C'era anche Claudia Zuncheddu, candidata sindaco della «coalizione indipendentista», alla manifestazione contro il nucleare in Sardegna di sabato sera. Scrive il consigliere comunale e regionale: «Essendo fra i promotori del «Comitato SI - No nucle», ed essendo la mia militanza politica impostata da sempre su questi temi, non potevo non essere in prima fila all'appuntamento in piazza».
Al corteo hanno partecipato circa quattromila persone, per dire «no al governo italiano che vorrebbe imporre le centrali atomiche e il deposito di scorie in Sardegna, in quanto zona asismica. Questa è una soluzione che non risolve il problema energetico e che espone a rischio di genocidio radioattivo oggi e le future generazioni del popolo sardo», dice la Zuncheddu.
Che continua: «La Sardegna già paga e continuerà a pagare ad alto prezzo, con la salute ambientale e dei sardi, le scelte scellerate dello Stato italiano che ha imposto servitù militari, industriali, già fallimentari per la nostra economia».