Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Aree edificabili, l’Ici dimenticata e mai richiesta

Fonte: La Nuova Sardegna
28 marzo 2011

 
 
In Consiglio la delibera Tempi strettissimi per l’approvazione 
 
CAGLIARI. Dopo otto anni di attesa arriva in consiglio comunale la delibera per la rivalutazione delle aree edificabili, importante anche ai fini dell’Ici. La tassa per la prima casa non si paga più da anni, una decisione che ha messo in crisi molti Comuni. Ma secondo l’opposizione l’amministrazione municipale ha perduto anche altri introiti dovuti: quelli per le aree edificabili, appunto.
Secondo le stime del piano regolatore (il Puc) vi sono in città zone edificabili per circa cinquantamila nuovi abitanti, «ma attualmente gli introiti dell’Ici per questo tipo di aree sono del tutto irrisori», afferma Ninni Depau (capo gruppo del Pd). Otto anni fa «venne approvata una delibera che avrebbe dovuto mettere ordine sull’argomento, ma non è stata resa operativa perchè mancavano parametri adeguati per la valutazione delle aree». Ora la delibera di adeguamento è arrivata, pur in zona Cesarini, nell’assemblea municipale. In particolare i partiti d’opposizione sottolineano l’importanza che vi siano regole chiare per stabilire il valore di queste aree fabbricabili. «Sino a oggi la situazione è stata fuori controllo. E sino a ora c’è stata estrema confusione - continua Depau - non era chiaro, ad esempio in che modo si doveva valutare il valore di queste aree edificabili? Ma se è vero che ve ne sono per costruzioni tali da permettere cinquantamila nuovi abitanti, vuol dire che non è solo un fazzoletto di terra. E che i soldi persi sono diversi milioni, oltre al fatto che il non aver ordinato questa materia comporta problemi anche nel mercato dei terreni perchè mancano punti di riferimento e di valutazione più precisi e regolari». Da un lato l’amministrazione ha perso un milione e ottocentomila euro di Ici per la prima casa (anche se ne ha recuperato una parte dallo Stato centrale), dall’altro il Comune sta subendo continui tagli ai trasferimenti da parte del governo di Roma. In questo quadro «non è accettabile che si perdano diversi milioni di Ici per le aree fabbricabili e questo perchè l’esecutivo non ha fornito le dovute indicazioni», sottolinea Depau. Sia chiaro: «Nessuno vuole far pagare a chi non deve, alcunchè - continua il consigliere del Pd - tanto meno inasprire le imposte locali. Ma far sì che le norme nazionali, che prevedono il pagamento di questo tipo di Ici vengano applicate nel modo dovuto. Per questo è importante che la delibera, arrivata in Consiglio, venga approvata prima della fine di questa consiliatura». La materia va chiarita anche per i proprietari. «Mettere ordine in questa materia vuol dire intervenire a favore di tutti». Nello stesso tempo, però, «va anche detto che un conto è versare il dovuto anno per anno, altro dover pagare anni e anni di arretrato che non si è versato perchè nessuno lo ha chiesto». Ora l’argomento è all’ordine del consiglio comunale «e sperimo che sia approvto. Come Comune stiamo perdendo troppi soldi». (r.p.)