Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Gli ambienti della vita

Fonte: La Nuova Sardegna
28 marzo 2011

 
La convivenza tra luoghi e città 
 
 
 
 
PIERLUIGI CARTA 

CAGLIARI. La città, i suoi spazi, e il suo territorio circostante, possono trovare altre combinazioni per convivere, è quello che sostiene Gian Giacomo Ortu, docente di storia moderna alla facoltà di Architettura di Cagliari, parlando del compendio lagunare di Quartu, un tempo zona lavorata intensamente dall’uomo, dalla quale si potrebbero ritagliare degli spazi da utilizzare a fini agrari e, attraverso una “ricucitura intelligente degli spazi pieni e vuoti”, rivalutare tale zona urbana. «Così come Cagliari - afferma lo storico - sappiamo che sia mal costruita, ma con un gioiello architettonico quale è il quartiere storico, e con la valenza ambientale racchiusa nei 2800 ettari di saline di Santa Gilla, si può ancora cambiare e migliorare il rapporto uomo-paesaggio». È il paesaggio infatti, il tema nodale del convegno “I luoghi della vita. Paesaggi, territori, culture”, tenutosi ieri mattina al T Hotel, promosso dall’associazione Amici del Giardino di Sardegna. L’obbiettivo del convegno era quello di discutere di territorio, identità culturale e di memoria, inseriti nel contesto paesaggistico, in compagnia di studiosi e docenti come Paolo d’Angelo, professore di Estetica presso l’Università di Roma Tre, e il docente di botanica di Sassari Ignazio Camarda, e Silvano Tagliagambe, docente di epistemolgia alla Facoltà di Architettura di Alghero.
Il paesaggio è determinante, anche nel contesto urbano, per la buona convivenza delle comunità umane che lo creano.
A tale proposito Tagliagambe ha descritto come, secondo lui, la tradizionale interconnessione tra urbs (città costruita) e la civitas (città vissuta), manchi nelle città contemporanee, e come ciò cambi radicalmente il rapporto dell’uomo-cittadino con il suo contesto vitale e la sua percezione del suo tempo vissuto.