Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Acqua, reti di distribuzione disastrate: si perde il 50%

Fonte: La Nuova Sardegna
22 marzo 2011



Convegno del Rotary, a Cagliari si possono richiedere le analisi di qualità a domicilio




PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. In Sardegna piovono circa 780 ml l’anno, i bacini sono pieni e l’acqua del comune di Cagliari è stata posta tra le migliori in varie classifiche italiane - tra cui il Sole24Ore - ma la rete idrica interna è antiquata, arrugginita e piena di falle. Ciò causa la perdita del 50% dell’acqua immessa nelle condutture. Sabato scorso, nell’aula magna della facoltà di Ingegneria, si è parlato di acqua, bene primario per la sopravvivenza dei popoli, in compagnia della Commissione risorse idriche del distretto Rotary 2080, per approfondire il tema della disponibilità idrica in zone critiche come l’Etiopia o il Benin. Per quanto riguarda la Cagliari, sembra ormai appurato che “l’acqua del sindaco” sia buona, i controlli vengono effettuati tre volte al giorno, e ciascun utente può verificarlo personalmente facendosi inviare a casa propria le analisi effettuate da Abbanoa. Emmanuele Corona, che ha ricoperto la carica di direttore dell’ex Esaf, racconta che «a Cagliari l’acqua è impeccabile sia per quantità che per qualità. Non è però sempre stato così, e si può affermare che da circa 7 anni la situazione si è normalizzata, grazie all’aumento della piovosità, sia grazie agli impianti di potabilizzazione di Simbirizzi e Corongiu», i quali a detta del direttore dovrebbero disporre di una tecnologia all’avanguardia. Giovanni Barrocu, professore di geologie applicate alla facoltà di Ingegneria, afferma che la rete idrica cittadina è vecchi, costruita con materiali dannosi come l’amianto, a e andrebbe completamente riformata, ma Cagliari, con le sue condizioni naturalistico-archeologiche, presenta non pochi problemi di intervento e un preventivo di spesa insostenibile, per il comune; il quale interviene nelle zone più danneggiate o in occasioni emergenziali.