Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Curiosando dietro le quinte del ritiro azzurro

Fonte: L'Unione Sarda
14 agosto 2008

 

Il dietro le quinte di un raduno azzurro. Di solito ad apparire, ed è giusto così, sono sempre i giocatori. Ma chi lavora, forse più degli stessi atleti, sono altre persone. Medici, osteopati, magazzinieri. Sono loro a svegliarsi presto la mattina, sono loro che controllano e preparano i materiali, l'abbigliamento, lo stato di salute dei giocatori e vanno a letto a tarda notte. Un lavoro pesante, silenzioso, ma indispensabile affinché un raduno della Nazionale sia il più tranquillo possibile. «Seguo la nazionale oramai da vent'anni», dice Pietro Pietrazzini magazziniere della comitiva azzurra. «Sono sempre l'ultimo del gruppo che va a letto. C'è da preparare l'attrezzatura per il giorno dopo. Controllare i materiali, le scarpe e da organizzare il lavoro della lavanderia». L'ultimo ad andare a letto, ma il primo ad essere sveglio la mattina successiva. «La squadra solitamente si sveglia verso le 8,30. Poi c'è la colazione e nel frattempo, tutto deve essere caricato sull'autobus per l'allenamento». Ogni giorno le stesse cose, ma c'è tanta passione nelle parole del magazziniere azzurro con l'hobby della televisione. «Iniziai nel 1987 ad Atene. Facevo le riprese per la Nazionale, ma aiutai tutte le altre formazioni a riprendere le gare. Alla fine feci solo riprese e montaggi televisivi». Un lavoro faticoso, ma anche affascinate che consente, soprattutto di conoscere il mondo. «Soprattutto culture diverse dalle nostre. Rimasi colpito dall'accoglienza che ci fecero in Cina e dal trattamento, quasi commovente, durante la nostra permanenza». Tante soddisfazioni, ma anche qualche nota negativa. «Beh, parlando di sport è normale. L'ultimo aneddoto che posso raccontare riguarda i recenti europei, quelli spagnoli. Durante l'ultima gara contro la Germania, dopo il secondo quarto visto l'andamento del match, sono corso subito in albergo a preparare i bagagli. La nostra avventura era praticamente finita». Non solo il magazziniere, ma anche lo staff sanitario si sveglia al suono del gallo. «Occorre preparare la sala - dice Giovanni Piazza. osteopata azzurro - per l'attività giornaliera di coloro che hanno problemi o che sono i fase di recupero. Ma anche durante gli allenamenti, stiamo attenti e controlliamo ogni minimo problema che si presenta». Colui che talvolta è svegliato anche nel cuore della notte è il medico internista della Nazionale Roberto Ciardo. «Purtroppo è capitato anche quello. Colite, vomiti, freddure sono questi i mali che colpiscono i nostri atleti. Ma basta dare il medicinale giusto e tutto si risolve in una nottata». Medico presente in ogni situazione sanitaria anche durante le analisi di routine che si devono fare, sempre pronto, comunque, ad ogni chiamata del giocatore. «Il medico è anche amico, ma soprattutto confessore. La maggior parte dei ragazzi parla con me e mi confida tante cose, che talvolta tengo strette nel mio cuore».
MASSIMO MUSANTI

14/08/2008