Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirica estiva al Parco della Musica

Fonte: La Nuova Sardegna
22 marzo 2011

E’ l’ipotesi dell’Ente lirico in alternativa all’anfiteatro romano dichiarato indisponibile dalla soprintendenza



Giovedì la decisione nel consiglio di amministrazione della fondazione



Programmazione Floris: «Costoso comprare opere pronte» Di Benedetto: «Faccio scelte low cost come richiede la situazione»

ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Stagione estiva all’anfiteatro romano o nel neonato Parco della Musica: la risposta arriverà, forse, giovedì 24 marzo dalla riunione del consiglio di amministrazione dell’Ente lirico. Altra risposta attesa: in che modo si va avanti con la programmazione stagionale.
Il nuovo soprintendente dell’Ente lirico, Gennaro Di Benedetto, non concede nulla fino a quel giorno. Troppo importanti le risposte che soltanto il consiglio di amministrazione potrà dare a due problemi urgenti: dove si fa la stagione estiva visto che l’ufficialità del Comune e della soprintendenza ai beni archeologici ha dichiarato indisponibile il monumento già per l’estate 2011; come si va avanti col resto della programmazione visto che i problemi di bilancio soffocano l’Ente e una sterzata, secondo il soprintendente, si rende necessaria.
Sull’estate all’anfiteatro Di Benedetto non si sbilancia: dichiara di non avere le stesse certezze sull’indisponibilità del monumento manifestate nelle settimane scorse, ma non arriva a sostenere di disporre di informazioni diverse. Cautamente dice che «giovedì verrà sciolto il dubbio relativo all’attività estiva, sono in attesa», l’alternativa è «il Parco della musica». Sul resto della stagione: «In consiglio di amministrazione proporrò una rivisitazione del programma che ho trovato il 7 marzo 2011 quando mi sono insediato, rivisitazione che deve conciliare le necessità della programmazione con quello dello stato economico attuale dell’ente». Cosa succederà nel teatro di Sant’Alenixedda? «Lo sforzo che occorre fare è lavorare in funzione del servizio e a favore del territorio, per fare in modo - dice ancora il soprintendente - che la fondazione del teatro lirico diventi un patrimonio di Cagliari e dell’intera Sardegna». In una parola si torna al decentramento, una scelta che in passato fece discutere e che non tutti giudicarono positiva anche per le stesse casse della fondazione: «Ma occorre ripartire da lì». A proposito: quando arriva il nuovo direttore artistico? Ci sono cinque candidature, per statuto lo deve scegliere il soprintendente «e sto facendo tutto ciò che è necessario» taglia corto Di Benedetto, è ovvio che questa è una fase molto delicata. Non si sbilancia neppure sui tempi. Infine: Gianluca Floris, uno dei candidati alla direzione artistica dell’Ente lirico, che due domeniche fa ha incontrato Di Benedetto, fa sapere di non essere più disponibile per questo incarico causa le scelte del soprintendente.
Floris, che ora è a Vicenza dove insegna per l’università musicale Showa di Tokio: «In un momento difficile dei teatri stabili d’opera sono necessarie idee nuove, non vecchie. Il dottor Di Benedetto sta prendendo contatti per comprare opere pronte, come se quello di Cagliari fosse un teatro stagionale e non una officina artistica con elevate professionalità per produrre in casa gli spettacoli che, in questo modo, restano nel capitale del teatro. Comprando fuori, salvo accordi diversi, si acquista per una stagione soltanto e non resta nulla, sprecando nello stesso tempo le possibilità dei laboratori cagliaritani che potevano produrre nelle strutture teatrali e quindi garantendo negli anni successivi opere da proporre a costo zero. Perché, chiedo, in un momento di crisi, si vuol gestire il teatro come se fosse stagionale? La forza del mio piano era ridare a Cagliari la sua capacità produttiva e quindi il rilievo internazionale che le spetta».
Di Benedetto: «Sto facendo operazioni a bassissimo costo, come consente di fare la condizione economica del teatro in questo momento. Io sono d’accordissimo sul fatto che le opere prodotte in casa restano nel patrimonio dell’Ente. Ma per fare questa scelta non ci possono essere davanti soltanto i due mesi di tempo che abbiamo, ci si doveva muovere prima. E su questo non ho altre risposte. Ho incontrato Giancarlo Floris, persona amabilissima e dalla professionalità rispettabile». Quanto ci vorrà per scegliere il nuovo direttore artistico? «Il tempo giusto», chiude Di Benedetto non senza affermare che «sceglierà persona con competenze specifiche per una direzione artistica».