Teatro lirico

  Massimo Zedda continua il suo giro d'orizzonte per la città, in vista di mettere nero su bianco il programma da presentare agli elettori in vista delle elezioni comunali. Ieri è stata la volta dell'incontro con i lavoratori del teatro Lirico, da mesi in stato di agitazione.
L'esponente di Sel, vincitore delle primarie nel centrosinistra, ha espresso piena condivisione sulla necessità di inserire il rilancio del Teatro all'interno di un progetto complessivo della città, per evitare quanto accaduto in questi ultimi anni: considerare la Fondazione e tutti i suoi lavoratori come un corpo estraneo alle dinamiche cagliaritane: «La gestione del teatro non può essere valutata esclusivamente dal punto di vista economico, ma deve essere organizzata nella prospettiva di nuove opportunità tanto per i lavoratori e gli artisti quanto per l'offerta che Cagliari può offrire ai cittadini e ai turisti», ha detto Zedda, «l'esempio lampante è quello della Manifattura: all'idea della Fabbrica della Creatività si contrappone quella del casinò. La differenza tra come il centrosinistra e il centrodestra intendano il rilancio della città sta tutta qui. Io credo nelle opportunità della cultura come motore di sviluppo. Penso alle professionalità che si trovano qui dentro, dalla sartoria ai tecnici, dal coro all'orchestra: perché non prevedere la partecipazione di questi lavoratori alla vita della città? Ad esempio, ed è il minimo, con la partecipazione all'organizzazione del Carnevale: succede in altre città, e anche Cagliari può avere questa opportunità».