IL CASO. Il Comitato si riorganizza e chiede un referendum per staccarsi da Cagliari
«La Municipalità ha fallito, vogliamo diventare Comune»
Pochi soldi, ma soprattutto scarsa autonomia per realizzare interventi elementari come il rattoppo di una buca. E ciò nonostante il nuovo statuto e le nuove regole sul decentramento, varate dal Comune nel 2006, concedessero a Pirri la gestione autonoma di vari settori della cosa pubblica. Insomma, la legislatura è finita, ma il bilancio di cinque anni di Municipalità è piuttosto critico. Oggi torna a farsi sentire la voce degli indipendentisti, che vorrebbero riportare Pirri alle sue origini: quelle di un Comune autonomo dove i cittadini hanno piena sovranità sul territorio.
IL COMITATO Il silenzio del comitato per l'autonomia di Pirri durava da anni: la nascita della Municipalità nel 2006 aveva fatto sopire quel movimento attivo dal 1995 al 2003 per rivendicare l'autonomia di Pirri da Cagliari e il ritorno a quello status di Comune autonomo perso nel 1928 in seguito a un decreto di Mussolini. L'obiettivo è sempre lo stesso: promuovere un referendum attraverso il quale gli abitanti si possano esprimere su un'eventuale secessione.
REFERENDUM Il progetto di referendum non era andato in porto perché soffocato da interminabili discussioni, fino a quando ha preso corpo l'idea della Municipalità. Ora la battaglia riprenderà da dov'era stata lasciata, e cioè dal Consiglio regionale, come spiega il presidente storico del comitato Raffaele Sitzia: «Siamo ancora dell'avviso che chi si amministra da solo, con le proprie forze, può fare meglio. Ci stiamo riorganizzando e il partito degli indipendentisti intende rilanciare l'autonomia di Pirri lavorando a livello di Consiglio regionale per promuovere un nuovo referendum». Lo stesso Sitzia precisa: «Non si tratta di un'avversione nei confronti di Cagliari».
AUTONOMIA L'idea di autonomia trova forti sostenitori anche all'interno della Municipalità: Francesco Farris, 66 anni, orgogliosamente pirrese, è consigliere del Pd. Componente del comitato, è stato uno dei protagonisti della battaglia indipendentista. «Ci è stato dato un ufficio tecnico che non ha mai funzionato ed è un peccato, perché le esigenze di Pirri potevano essere risolte in loco». E qui torna in gioco l'autonomia: «È un'istanza legittima. La gente chiede cose che vede realizzarsi normalmente in altri Comuni divenuti autonomi, come Monserrato, ma che purtroppo a Pirri non si realizzano mai». Poi una nota di amarezza: «Dispiace constatare che i consiglieri comunali di Cagliari si stanno arrogando il diritto di cancellare Pirri come ente decentrato».
NICOLA PERROTTI