Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari scopre la magia del Tricolore

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2011



Presi d'assalto il Bastione, la Marina e le vie del centro storico

Negozi aperti, musei gratuiti, menu a tema, concerti, mostre, dibattiti, gazebo. E tanta emozione. Cagliari ha risposto nel migliore dei modi alla giornata celebrativa del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Al Bastione, in via Roma, alla Marina e nei teatri mille bandiere tricolore per ricordare quanto è preziosa le libertà e la democrazia. Cagliaritani e turisti hanno preso d'assalto il Centro storico, dimostrando di gradire gli stand del Percorso dei sapori e dei mestieri, organizzato dalla Camera di commercio, e quelli dell'Esercito e della Croce rossa.
MUSICA E MAGIA Le celebrazioni per l'Unità d'Italia sono iniziate alle 9 in piazza Martiri, con la cerimonia dell'alzabandiera. Mezz'ora più tardi è sono state aperte le porte della Passeggiata coperta del Bastione che ha ospitato mostre ed esibizioni degli studenti cagliaritani. L'iniziativa, nonostante la chiusura completa della scalinata di Saint Remy e l'ascensore guasto, ha registrato l'affluenza di migliaia di visitatori. La terrazza Umberto I ha accolto l'orchestra e il coro del Teatro Lirico di Cagliari. Un'esibizione gratuita per denunciare i drammatici tagli alla cultura.
Il clou delle manifestazioni di pomeriggio ritorna in piazza Martiri, dov'erano in programma il recital degli studenti del liceo Motzo in memoria dei Martiri del Risorgimento e la cerimonia dell'ammainabandiera. Il clima festivo non ha impedito qualche critica pepata. «Ma Cagliari ha una Giunta leghista, qui non abbiamo visto il sindaco né un assessore?», commenta Roberto Bolognese della Confesercenti. Le celebrazioni dell'Unità d'Italia non si sono chiuse ieri. Sino al 31 marzo, nella Pinacoteca nazionale, in piazza Arsenale, sarà esposta la spada d'onore appartenuta a Napoleone il Grande. L'arma venne regalata nel 1866 dal generale Luigi de Benedictis a Umberto I, quando ancora era principe, che ne fece omaggio nel 1870 al Regio Museo di Cagliari.
IL GRAN GALA Non c'era neanche un posto libero al Conservatorio di musica Pierluigi Da Palestrina per il gran gala celebrativo del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il presidente Gianni Filippini ha fatto gli onori di casa affermando che è necessario «superare il falso patriottismo e le polemiche strumentali. È un compleanno difficile, ma dalle difficoltà devono ripartire le buone intenzioni». Dopo di lui ha preso la parola il prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo. «Gli italiani mostrano il meglio nelle difficoltà. I ragazzi e gli studenti che hanno partecipato all'evento sono la cartina di tornasole per darci il senso di partecipazione». Il sindaco di Cagliari Emilio Floris si è chiesto «cosa ha guadagnato e cosa ha perso la Sardegna con l'Unità d'Italia? E ciò che è stato perso è per colpa nostra o degli altri? Nel 2014 ci sarà il federalismo regionale e non dobbiamo farci trovare impreparati. Il nostro Statuto è vecchio e va profondamente riscritto». Per Graziano Milia, storico prestato alla presidenza della Provincia «viviamo un'epoca in continua trasformazione, dobbiamo capire come governarla. La Sardegna è una nazione che fa parte dello Stato italiano. Dobbiamo aprirci all'Europa unita che guarda al resto del mondo». Aldo Accardo, coordinatore del comitato sardo per le celebrazioni, risponde in modo indiretto al sindaco. «L'Unità per i sardi ha rappresentato un momento di svolta e rottura col passato, la fine del medioevo e del feudalesimo».
LE ONORIFICENZE Durante la cerimonia sono state consegnate le onorificenze di cavaliere a Gilberto Muroni (Polizia), Battista Flore (Polizia penitenziaria), Salvatore Sinatra e Sebastiano Falchi (Aeronautica militare); di ufficiale a Michele Sirimarco (Carabinieri) e commendatore a Sandro Santroni (Comando militare). Al termine della cerimonia l'esibizione dell'orchestra e del coro degli allievi del Conservatorio, diretti da Alberto Pollesel e Giuseppe Erdas.
ANDREA ARTIZZU