ENRICO PAU
CAGLIARI. «Il Ballo delle anime» è l’ultimo spettacolo della compagnia del Teatro di Sardegna, andato in scena nei giorni scorsi al teatro Massimo, che ha affidato la regia a Veronica Cruciani.
Lo spettacolo è il frutto di un lungo lavoro di raccolta di storie sul tema dell’emigrazione dei sardi, raccolte sul campo alla maniera dell’antropologo, elaborate nel corso dei lunghi laboratori teatrali tenuti dalla Cruciani agli attori del Teatro di Sardegna e un nutrito gruppo di giovani attori provenienti dall’isola e da tutta Italia. Queste storie nello spettacolo si presentano nella forma di tanti brevi monologhi recitati dagli attori in una messinscena che privilegia la coralità. Uno spettacolo che si nutre di un linguaggio teatrale fin troppo scarno, essenziale, volutamente povero. Una povertà che purtroppo si riverbera anche sulla struttura drammaturgica di un testo che si avvita intorno a una narrazione quasi circolare. Il racconto delle anime ha la forma di una Spoon River isolana.
Storie di vita, di dolore, di famiglie smembrate, lacerate, storie personali segnate dalla fatica del lavoro, dall’illusione, dagli inganni della vita. Passato e presente sono su un piano sincronico, ieri e oggi si confondono. Sul palco gli attori si danno da fare, disciplinati dentro un disegno registico che affida ad ognuno di loro un momento di luce, la luce della memoria. Insieme sul palco, come deve essere in un esito di laboratorio, attori piu’ esperti e debuttanti acerbi, qualche luce si accende qua e là, ma non si va mai oltre il solito ormai invecchiato spettacolo coral identitario, uno spettacolo che negli anni ci è sembrato di avere visto troppe volte, sempre uguale come un rito. In scena Lia Careddu, Isella Orchis, Cesare Saliu, Mariagrazia Bodio, i giovanissimi Michela Atzeni, Valeria Cocco, Maurizio Giordo, Felice Montervino, Mariagrazia Pompei, Federico Saba. Scene di Barbara Dessì, mascehere di Arianna Caredda, Musiche di Mario Borciani, luci di Loic Hamelin.
Continuano intanto al teatro Massimo le repliche de «La Tempesta», la tragedia di William Shakespeare, adattata dal regista Andrea De Rosa con l’interpretazione di Umberto Orsini nel ruolo di Prospero. Con lui, anche Flavio Bonacci, Rino Cassano, Francesca Feletti, Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone, Federica Sandrioni, Francesco Silvestri e Salavatore Striano. Luci di Pasquale Mari e musica di Giorgio Mellone. Scene e costumi a cura di Alessandro Ciammarughi. «La Tempesta» va in scena oggi e domani alle ore 21 e domenica alle ore 19. Lo spettacolo sarà replicato il martedì 15 e l’indomani 16 marzo al teatro Verdi di Sassari