Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Spiaggia più sicura: a Calamosca adesso c'è il pattino

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2008

Il mezzo di salvataggio


L'avvertimento della Capitaneria ha avuto un effetto immediato. Ieri, quasi d'incanto, è comparso sulla spiaggia di Calamosca un pattino destinato ai bagnini. D'ora in poi, i baywatch della spiaggia cagliaritana non dovranno affidarsi esclusivamente alle proprie braccia per soccorrere i bagnanti in difficoltà. D'altronde, non poteva essere altrimenti: senza un adeguato servizio di controllo, la spiaggia era a rischio chiusura. La Capitaneria aveva imposto di colmare la lacuna in tempi brevi. E, appunto, ieri è comparso un mezzo di salvataggio adatto alla spiaggia: per molti metri, l'acqua è poco profonda. È necessaria, dunque, un'imbarcazione che abbia poco pescaggio (cioè che per muoversi non abbia bisogno di acque particolarmente profonde).
Recuperare il mezzo di salvataggio è stato più facile del previsto. Il pattino era stato acquistato due anni fa per sostituire un mezzo identico che era finito bruciato. Non era, però, mai arrivato in spiaggia. E per due anni è rimasto chiuso in un deposito comunale. Fino all'uscita di ieri. Per la prima volta da quando è stato costruito, il pattino è entrato in acqua, pronto a essere utilizzato per salvare bagnanti eventualmente in difficoltà.
I baywatch non dovranno, dunque, più sottoporsi a estenuanti nuotate. Molti bagnanti entrano in acqua non dalla spiaggia principale ma dalle calette che circondano la baia. Questo significa che un bagnino potrebbe essere costretto a effettuare nuotate di due, trecento metri per soccorrere eventuali malcapitati. Da ieri, invece, i salvataggi potranno essere utilizzati utilizzando il pattino.
Una notizia rassicurante, tenuto conto che, negli ultimi tempi, i bagnanti sono stati chiamati a intervenire con grande frequenza: nell'ultimo weekend, per esempio, hanno salvato due bambini che rischiavano di affogare (e uno di questi ha trascorso la nottata successiva alla clinica Macciotta). Due bambini a cui è andata decisamente meglio rispetto al cameriere trentanovenne asseminese Antonello Congiu, affogato lo scorso otto giugno dopo aver accusato malore proprio nel tratto di mare antistante alla spiaggia di Calamosca. Una tragedia, forse, inevitabile. Ma certamente da ieri i frequentatori dell'arenile cagliaritano possono sentirsi un po' più sicuri. ( mar.co. )

13/08/2008