Il test. Ma il mezzo più veloce è la metro leggera
   
L'associazione ambientalista “Città ciclabile” ha calcolato i tempi di percorrenza di auto, bus, bici e metro, da Quartu e Monserrato fino a piazza Repubblica. Ci impiegano di più pullman e automobili.
Come si arriva prima dall'hinterland al centro della città nelle ore di punta? Per scoprire qual è il mezzo di locomozione più efficiente, gli attivisti dell'associazione “Città ciclabile” giovedì mattina hanno effettuato un esperimento percorrendo, da Quartu e da Monserrato, le arterie che portano in città. In auto, in bici, in metro e in autobus per scoprire chi arrivava prima in piazza Repubblica.
DA QUARTU Da Quartu si partiva alle 8. Efisio Farigu con la sua bici ha percorso la tratta in 18 minuti. Tre minuti in più invece ha impiegato Enzo Caboni in auto. Mentre il 31 ha fatto scendere Virgilio Scanu solo dopo 25 minuti. Ma c'è da notare che giovedì, in viale Marconi c'era poco traffico e nessun ingorgo.
DA MONSERRATO La partenza da Monserrato è stata alle 8,10 dalla fermata della metropolitana leggera di fronte alla Cantina sociale. Ed è proprio il mezzo di locomozione su rotaia ad aver impiegato meno tempo in assoluto: solo 11 minuti. Mentre tra chi ha pedalato è arrivato prima Giancarlo Asoni che ha impiegato 18 minuti. Ultimo Maurizio Farigu, che con la sua auto ha impiegato 29 minuti, più il tempo per trovare parcheggio e i soldi per la sosta.
I CICLISTI «Il test ha confermato che il mezzo più veloce per spostarsi nelle aree urbane congestionate è la bicicletta», afferma l'associazione di ciclisti, che non manca di notare «la novità rappresentata dalla metro leggera, che muovendosi in sede propria riesce ad essere il mezzo più veloce di tutti». Una corsia preferenziale che invece servirebbe sia ai bus, «che effettuano lo stesso percorso congestionato dalle auto», sia a chi pedala, visto che «il tempo della bicicletta è condizionato dal traffico automobilistico».
I CONSIGLI Città ciclabile non si esime dal fornire consigli, «per migliorare la situazione attuale, che ci vede agli ultimi posti tra le città italiane per mobilità sostenibile». Gli attivisti ricordano che «è indispensabile ridurre l'uso smodato dell'auto», ma anche «estendere la linea della metro leggera sino alla Cittadella universitaria, piazza Matteotti, Sant'Avendrace e Aeroporto». Per “salvare” Cagliari dal traffico «è indispensabile una campagna di educazione e sensibilizzazione dei cittadini per l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto» e nel contempo, «evitare di fare grossi parcheggi al centro della città, che funzionano da calamita per le auto». Inviti validi per i candidati alla poltrona di primo cittadino alle elezioni del 15 maggio. (m. g.)

05/03/2011