Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bullismo a Pirri, una gang terrorizza i ragazzini

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2011

Pirri. Una banda perseguita e picchia un coetaneo da circa due mesi. E la madre sporge denuncia
Al primo pestaggio, nell'ex Vetreria, hanno assistito venti adolescenti  
Gliene hanno fatto di tutti i colori. Calci, pugni, agguati in gruppo. Tanto da precludergli l'uso della mano sinistra per venti giorni. E poi minacce a lui e ai fratelli, mentre la sorella e la madre sono state insultate al telefono. Storie di ordinario bullismo. Brutte vicende patite da un ragazzino di 16 anni che da circa due mesi è preso di mira da alcuni coetanei del quartiere. Tanto da spingere la madre a sporgere querela.
LO “SPETTACOLO” Il primo episodio violento è avvenuto nei pressi dell'ex Vetreria una sera di fine gennaio. «Vieni così facciamo pace», avrebbero detto all'adolescente, in passato già minacciato e insultato. Il ragazzo, fiducioso, si è recato all'appuntamento. In realtà si è rivelato un agguato, organizzato da un suo coetaneo di Pirri, che con un altro ragazzo lo ha colpito con calci e pugni. Ad assistere con complicità omertosa allo “spettacolo”, un pubblico di circa venti persone, appositamente invitato. «Ho ricevuto una telefonata anonima da un ragazzo che era presente», racconta la madre, «allora sono corsa a salvare mio figlio». All'ex Vetreria insulti e minacce anche per lei.
LA SECONDA VOLTA La donna ha pensato di chiedere spiegazioni alla famiglia dell'aggressore. Invano. Domenica 20 febbraio, di pomeriggio, suo figlio riceve una telefonata: «Siamo qui dietro l'angolo e tua sorella è una prostituta». Il giovane studente non ha saputo trattenersi ed è andato a difendere la dignità della sorella, poco più che bambina. «Gli sono corsa dietro ma è stato più veloce», spiega la madre, «quando l'ho raggiunto ho rivisto sempre il solito ragazzo che lo picchiava. Appena mi ha visto è scappato».
LE MINACCE Per una strana inversione delle parti, questa volta è l'aggressore che si è presentato sotto casa della sua vittima. Non per chiedere scusa ma per minacciare. Spalleggiato dal fratello ventisettenne e dai genitori ha gridato alla donna: «Fai scendere i tuoi figli malati, domani vi dovete aspettare una bella sorpresina sotto casa».
LA “SUSSA” E infatti, il giorno dopo, otto ragazzini hanno avvicinato il fratello minore dell'aggredito avvisandolo: «Dimmi dov'è tuo fratello che dobbiamo dargli una sussa ». La madre, preoccupata, è corsa a prendere gli altri figli, che si trovavano fuori casa. Un gesto saggio, visto che al loro rientro gli otto aspettavano ancora il ragazzo.
LA METRO Un episodio simile si è ripetuto il giovedì successivo. Il fratello dell'aggredito ha incontrato casualmente il solito aggressore nella metro. Alla fermata di via Vesalio, dove doveva scendere, ad attenderlo c'erano una decina di ragazzini, avvisati dal bullo di farsi trovare sul posto: «Picchieremo te e tuo fratello in ogni posto dove vi incontriamo e per farvi sanare vi diamo queste», avrebbero detto, mostrando delle pastiglie tolte da una tasca.
A quel punto la madre, preoccupata per l'incolumità dei figli, il giorno dopo si è recata in Questura per denunciare le aggressioni. Ora saranno gli agenti a indagare sul gruppo di bulli che spadroneggia nella zona di via Vesalio.
MARIO GOTTARDI

05/03/2011