Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anfiteatro, la via di Pili per la tutela

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2011

Ottanta persone alla fiaccolata organizzata dal deputato del Pdl dentro il monumento
«Non ha senso chiuderlo senza un progetto e finanziamenti»  
Palmas (Sardegna Concerti): «In dieci anni di spettacoli, un milione e mezzo di spettatori»
Come colonna sonora il canto instancabile delle cicale, per riflettori le luci di decine di candele, palcoscenico lo splendido scenario dell'Anfiteatro romano.
Un'ottantina di persone ha partecipato ieri sera all'iniziativa promossa dal deputato del Pdl Mauro Pili e dal movimento Unidos Sardegna contro l'ordine impartito dalla Sovrintendenza di chiudere il sito archeologico, uno dei più belli della Sardegna, agli spettacoli estivi, nonché di procedere all'immediato smantellamento delle gradinate lignee piazzate dieci anni fa dal Comune laddove non c'erano più i gradoni in pietra. Una decisione che gli organizzatori della fiaccolata, a cui hanno partecipato il presidente della commissione comunale cultura Maurizio Porcelli, l'assessore ai lavori pubblici Raffaele Lorrai e il vicepresidente del consiglio provinciale Alessandro Soriga, non hanno esitato a definire «miope e controproducente per la stessa tutela del sito». «Le candele - ha detto Pili -, simboleggiano il nostro desiderio di tenere accesa la luce sull'Anfiteatro e sulla cultura, perché se si chiudesse tout court si rischia di vedere questo sito, tra i più belli del Mediterraneo, ridotto a una discarica a cielo aperto come era anni fa». Insomma, secondo Pili buttare il bambino insieme all'acqua sporca sarebbe un errore imperdonabile, «sia perché non sarebbe possibile smantellare le strutture lignee per mancanza di fondi, sia perché non esiste un progetto archeo-tecnico di riqualificazione del sito, né finanziamenti adeguati a supportarlo».
Senza dimenticare «le 500 di persone che lavorano grazie agli eventi estivi (che, secondo la stima di Massimo Palmas di Sardegna Concerti, in dieci anni hanno portato un milione e mezzo di spettatori ndr ) e nella cooperativa che si occupa delle visite guidate». «L'obiettivo - ha concluso Pili - deve essere quello di tutelare questo luogo magnifico facendolo vivere, non chiudendolo e impedendone la fruizione ai cagliaritani e ai turisti».
Ma quanto costerebbe smontare le gradinate di legno? «Circa 1,2 milioni di euro - ha detto l'assessore Lorrai - e ci vorrebbero 9 mesi, per cui è impensabile che questa operazione possa essere fatta ogni anno, se si chiude finisce tutto». L'ultima parola a chi nel e con l'Anfiteatro ci lavora. «Una grande compagnia di navi da crociera - hanno spiegato Francesco Randaccio e l'archeologa Francesca Piu, dell'associazione Specus che gestisce le visite al sito - ha già prenotato i pacchetti per i propri clienti, così come le scuole che partecipano ai laboratori didattici. Come si fa a dire che l'Anfiteatro non è fruibile? Noi siamo qui tutti i giorni e, ogni anno, registriamo 4000 visitatori». ( m. le. )

07/03/2011