Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«L’Avaro» Arpagone e il potere del dio Denaro

Fonte: La Nuova Sardegna
25 febbraio 2011

L’opera di Molière riletta dal Teatro delle Albe






CAGLIARI. Sembra scritto appena ieri quell’intrigante commedia de «L’Avaro» del geniale Molière da sera in scena al teatro Massimo, allestita da una delle compagnie più importanti della scena contemporanea, italiana, il Teatro delle Albe, ospite del cartellone del Teatro di Sardegna con uno spettacolo che ha raccolto successi in tutta Italia.
Opera numero ventisei del grande teatrante francese (in parte ispirata dall’«Aulularia» di Plauto) debuttò nel settembre 1668 con lo stesso autore nel ruolo di Harpagon, o Arpagone, l’avaro protagonista principe di questa commedia. Pur di tenere per sè i soldi Arpagone progetta di far sposare suo figlio con una ricchissima vedova e di dare in moglie la figlia a un altrettanto ricchissimo marchese.
Attorno a questo avaro una corte di personaggi che ruota attorno al dio danaro, vero protagonista della commedia di Molière. Ed è proprio in questo scenario che scava la regia di Marco Martinelli dirigendo gli attori in una inedita lettura dove l’avaro è interpretato da una delle più importanti attrici del teatro italiano, Ermanna Montanari, fotografata nel ruolo di un moderno finanziere. Con lei sulla scena gli attori di una compagnia di valore tra le più sensibili all’attualità contemporanea: Loredana Antonelli, Alessandro Argnani, Laura Dondoli, Luca Fagioli, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Marco Martinelli, Alice Protto, Massimiliano Rassu e Laura Redaelli. Musiche di Davide Sacco, luci Francesco Catacchio e Enrico Isola. Si replica sino a domenica. Oggi alle 17, domani alle 21 e domenica alle 18 (w.p.)